Cose che potrebbero funzionare a Cattolica Eraclea e… Qualche consiglio utile
Cose che funzionerebbero in questo territorio:
Lavorazione della mandorla locale sia per la pasticceria, sia per il latte di mandorla, sia per la cosmesi.
Appropriarsi dei prodotti agricoli che caratterizzano il territorio.
Un laboratorio per la lavorazione dell’uva per estrarre il famoso “zucchero d’uva”.
Riproporre le varietà di grano antico che in passato caratterizzavano il territorio.
L’istituzione del “Paese Albergo” utile come struttura ricettiva e per il recupero delle abitazioni.
Censire e recuperare i casolari di campagna e adibirli in alloggi per i cacciatori.
Recuperare ciò che ancora resta del centro storico.
Puntare alla produzione e alla trasformazione dei prodotti tipici locali.
Evitare di sperare che sia il Cumune a fare le cose per noi (modello ficu cadimi mucca), pretendere però che l’Ente comunale si adoperi per abbattere la burocrazia e il miglioramento delle infrastrutture.
E il resto aggiungete lo voi…
Profondo il discorso di ALFONSO, sperare che possa accadere è legittimo per il popolo, impossibile per i politici.
Sarebbe una forma di democrazia diretta, tanto auspicabile per i cittadini ma molto scomoda per i politicanti i quali sono ancora convinti che possono fare tutto quello che vogliono senza dovere rendere conto a nessuno, nemmeno alla loro coscienza. Se si imboccasse questa strada, forse si potrebbe cominciare a ragionare
Secondo me si potrebbe rimontare il palco in piazza Roma ed indire una sorta di Consiglio Comunale, formale per ciò che riguarda gli effetti e le decisioni da prendere ed informale per quanto riguarda le modalità degli interventi, i soggetti intervenuti ed il contenuto sillabico di ciò che verrebbe detto… Cercherò di spiegarmi meglio: Si può indire questo Consiglio o incontro con i cittadini o come lo vogliamo chiamare, il Sindaco dovrà essere presente sul palco assieme a tutto il Consiglio, questa volta non per fare le solite omelie da campagna elettorale ma per ascoltare la gente e dare risposte, per cui un microfono sarà a disposizione sotto il palco per dare la possibilità a chiunque di poter parlare ed essere ascoltato da TUTTI. Naturalmente c’è da aspettarsi di tutto, dalle solite lamentele fine a se stesse alle cose giuste, per cui a dare e togliere la parola occorrerà un moderatore onesto. A questo punto si darà inizio alle danze (ma questa volta non saranno i F.lli Di Dio a suonare anche se sicuramente loro sono molto più divertenti…) Dovrà essere data la possibilità ai cittadini di parlare in modo chiaro, di essere presi in vera considerazione e di avere risposte in diretta e senza giri di parole a domande del tipo: “Ma a chi servi sta spisa ca facisti pi stà cosa ‘nnutuli quannu putivatu fari chist’atra cosa?” E naturalmente la risposta non potrà essere “E a tia chi t’interessa? oppure Fatti u tò travagliu!”. Sarebbe anche bello avere la diretta in streaming di tutto ciò, in modo che anche i nostri concittadini emigrati possano interagire.
Si, ma a cosa potrebbe servire una cosa del genere direte voi… Magari l’indomani dopo tante altre belle parole e promesse ricevute in questa sede, si ritornerebbe alla solita vita, ad aspettare a ficu… La tua idea è solo tempu persu, è pura follia…
A proposito di follia, voglio chiudere con due citazioni di Einstein, la prima può dare la risposta al perchè fare una cosa del genere o comunque intraprendere una qualsiasi altra iniziativa diversa che possa far discutere l’intero paese e non solo il Consiglio Comunale, la seconda citazione ci farà veramente luce sul concetto di follia e su ciò che diventiamo nel momento in cui perseveriamo ad aspittari a ficu…
PRIMA CITAZIONE:
Siamo tutti un po matti, ma la maggior parte di noi non lo sa, perché frequentiamo soltanto gente con il nostro tipo di pazzia. Vedi dunque quale opportunità ti offro, per apprendere l’uno dall’altro. Solo quando si incontrano persone con pazzie diverse, nasce la possibilità di scoprire gli errori del proprio tipo di follia.
Albert Einstein
SECONDA CITAZIONE:
Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi.
Albert Einstein
Secondo me, se lo scienziato più discusso e acclamato del mondo, ha fatto una pausa rispetto appunto, al suo lavoro di scienziato per scrivere delle massime di filosofia (che secondo me sono perle di saggezza), vuol dire che ogni tanto anche noi dovremmo prenderci questa benedetta pausa, non tanto per filosofeggiare, ma per smettere di attendere i cambiamenti, ma attenzione a non scambiare questa parola “cambiamenti” con i cambiamenti di residenza, (trasferimenti al nord o all’estero) Cerchiamo invece di rendere efficiente la nostra città in modo che chiunque venga da noi, trovi una città moderna e funzionale, altrimenti smettiamola, quando siamo noi ad uscire, di sfoderare il nostro orgoglio cattolicese che, a questo punto si rivelerebbe più come una tifoseria che come un reale senso di appartenenza ad una comunità che rispecchia in nostro essere. Ma dobbiamo superare sempre il punto di partenza, se non ci si riunisce tutti insieme, civilmente e con la voglia di ascoltare gli altri, e di risolvere i problemi in prima persona, ciascuno per le proprie competenze e senza ammucciarisi, aspetteremo in eterno sta biniditta ficu.
Si accettano risposte e commenti di ogni tipo (o anche pumadoru, lattuchi e quant’altro abbiate da lanciare)… E un vi scurdati a chiddu ca dissi Einstein!
Caro Giovanni, il cruccio posto da Liborio (stiamo parlando di un blogger, nostro compaesano e stimatissimo difensore dei diritti degli operatori della conoscenza, che conta oltre 2.000 visite al giorno) dovrebbe essere il cruccio principale di chi amministra e opera nell aP.A. Da diverse consiliature, invece, i nostri governanti di paese si sono abituati a starsene fuori dalla mischia ottenendo il risultato di far rischiare al paese di diventare una borgata e togliere ai cittadini ogni speranza. …. Ci sarà, come tu affermi, anche tanta invidia e odi personali, ma ora che le case in paese si vendono a 5.000 e anche a 1.000 Euro o che vengono regalate per evitare di pagare tasse e subire i costi per la loro messa in sicurezza, stiamo tutti e tutto il patrimonio immobiliare (anche quello in ottimo stato) frutto dei risparmi di una vita e/o anche di più generazioni……. Nessuno di noi è depositario del verbo divino e neanche della “bacchetta magica della fata turchina” ma tutti – con alla testa il Sindaco – abbiamo il dovere di OSARE e “investire” in un progetto credibile e condiviso. QUESTO E’ QUELLO CHE DOBBIAMO PRETENDERE DAL SINDACO E DAGLI AMMINISTRATORI LOCALI. Caro Osvaldo, la storia di questo nostro paese è ultra millenaria e tantissimo hanno fatto di buono i nostri governanti. Basta penasre al Calvario, al cimitero monumentale e all’assettto urbanistico e alle costruzioni più antiche per capire la lungimiranza e la bontà dei nostri governanti. Ci sono stati ritardi, ammanchi ed anche degli eccessi, ma non si può dire che mai è stato fatto niente.
ottimi i suggerimenti e il monito ai cattolicesi a non invocare “il modello della ficu cadimi ‘mucca”. Però, a mio parere, sarebbe “necessrio” che il Sindaco o le forze politiche rappresentate in consiglio o anche qualche consigliere comunale si facessero promotori per un convegno allo scopo e, poi si vedrà. Anche per loro, “starsene con le mani in mano”, aspettare che la situazione del declino del paese svolga inesorabile il suo corso per toccare il punto del non ritorno, significa accettare, sic et simpliciter, “il modello dalla ficu cadimi ‘mucca” mettendo a rischio il patrimonio di case e terreni e mestieri che a fatica le generazioni precedenti hanno conquistato per noi. ……
chiedo scusa e perdono a tutti
secondo me a cattolica non può funzionare nulla
perchè c’è troppo ODIO e INVIDIA tra di tutti noi cattolicesi.
In 400 anni, ditemi voi cosà si è fatto di buono duraturo paese a parte, che secondo me e nato pure sbagliato (geograficamente parlando).