IMU emigrati, sindaco Termine: “Normativa emanata dal governo nazionale e che nulla può fare il Comune”
Pubblichiamo il testo integrale dell’email inviata dal sindaco Termine al comitato “No all’IMU per i cattolicesi emigrati”
In risposta alle richieste da voi inviatami via mail, faccio presente quanto da me già riferito durante la vostra riunione tenutasi a Ludwingshafen il 27/12/2014, a cui ho partecipato telefonicamente.
Per quanto riguarda la vostra giusta richiesta, di calcolare l’IMU delle abitazioni degli emigrati a Cattolica come prima casa, anzicchè come seconda, si fa presente che questa normativa è stata
emanata dal governo nazionale e che nulla può fare a riguardo il Comune di Cattolica Eraclea.
Gli anni precedenti le case dei nostri concittadini hanno usufruito di uno sconto sull’IMU del 30%, perchè lo stato dava la possibilità al nostro comune di diminuire l’aliquota, cosa che
l’amministrazione ha fatto.
A riguardo, abbiamo sollecitato i nostri parlamentari nazionali e regionali a fare approvare al Parlamento nazionale una legge che consideri giustamente le vostre case, come prime e non come seconde.
Per quanto riguarda l’aliquota del 10,6×1000 sulle seconde case il sottoscritto, partecipando telefonicamente alla vostra riunione, ha preso con voi un impegno per il 2015, quello di
minimizzare, come mi avete richiesto, l’aliquota dell’IMU per le case dei cattolicesi emigrati all’estero. Questa è una cosa che sicuramente sarà fatta, ma al momento non possiamo approvare alcuna
delibera a riguardo, perchè ancora non sappiamo riguardo se, relativamente all’IMU, le cose resteranno invariate, o cambieranno.
Non appena lo Stato ci farà sapere, il primo impegno sarà quello di portare prima in giunta e poi in consiglio comunale, la proposta di portare al minimo l’aliquota della
tassazione IMU sulle vostre case.
Un saluto affettuoso dal sindaco, dottor Nicolò Termine.
Egregio Sindaco vogliamo approfittare di questa sua ultima lettera indirizzata al COMITATO NO IMU dei nostri concittadini in Germania, per chiarire e chiarirci la situazione attuale in merito all’IMU seconda casa e dell’IMU sui terreni, perchè la chiarezza fa parte della trasparenza amministrativa e può delucidare la questione al meglio.
Partendo dai dati imposti per le due tasse, dalle normative del GOVERNO, NAZIONALE,(cosi come ha recepito l’esenzione seconde case in godimento di figli con residenza) è stata applicata l’aliquota massima per le due IMU.
Ovvio che compiuto l’atto ci si trova imbrigliati a pagare, non solo, ci si ritrova a pagare nel futuro quel costo presunto in entrata seguendo le direttive imposte dal governo, c’è un altro ma, le eventuali riduzioni andranno a gravare sempre a carico del cittadino privandolo o dei servizi o aumentando altre voci dei capitoli di entrata del Comune. Tutto questo perchè?
Semplice perchè il governo stesso impone la riscossione per le somme deliberate o ci saranno i tagli dello STATO a…..sfavore del Comune, perchè quelle somme sono entrate, considerate patrimonio stabile del BILANCIO COMUNALE.
Quindi l’errore nasce a monte ed il monte , è più l’AMMINISTRAZIONE, nell’aver applicato le aliquote massime che lo STATO, il quale aveva dato la possibilità ai Comuni di intervenire e stabilire le aliquote. Quindi è stato quantomeno sottovalutato il problema.
Negligenza? incapacità a capire il meccanismo un po’ complicato? Necessità di far cassa? Sicuramente non per mancanza di tempo o per mancanza di figure professionali adeguati.
Possibilità per eventuali riduzioni…..dipende tutto dallo STATO e dalle leggi future, fermo restando che non ci sono prospettive di grandi tagli ne tanto meno di un ritorno al passato, perchè queste TASSE fanno parte della famosa SPENDING REVIEW, (valida solo per i cittadini e non per i costi e privilegi della politica con riferimento a quella nazionale). Diciamo che con questi due provvedimenti ci siamo castrati, limitando le possibilità di sviluppo e penalizzando fortemente il mercato dei fabbricati e dei terreni.
Caro Sindaco non basta scrivere aspettiamo lo STATO. NOI vogliamo sperare, non perchè la speranza non è l’ultima a morire, ma l’inizio, l’inizio per recuperare, non solo gli errori, ma sopratutto per dare fiato al nostro piccolo paese ed ai suoi cittadini, che non hanno la possibilità di sostenere questi costi per andare avanti.
Vogliamo concludere, dicendo ed invitantola, con una frase che pochi giorni abbiamo detto, in una discussione animata, ad un giovane, nostro concittadino:
“A guardare dietro finisce sempre che non si cammina, ma ci si ferma, rischiando di inciampare e se è vero che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare….ci sono le barche per attraversarlo ed andare a trovare…… la soluzione”.
E’ chiaro che l’ultima parola spetta a lei , anche smentire il contenuto di questa lettera, anzi speriamo di esserci sbagliati, almeno il futuro non è cosi preoccupante per come abbiamo pensato..