Ponte Verdura: da domani “tutti a piedi”
di Franco Iacch – teleradiosciacca.it
Quanti, a partire da domani, dovessero raggiungere Ribera, da e per Sciacca, potranno transitare sul ponte a piedi, così come avvenuto, in queste ultime settimane, in modo ufficioso (a volte anche fittizio). Questa prassi, lasciare l’auto da una parte e percorrere il tratto a piedi, viene già attuata da quanti hanno proprio questa necessita e non vogliono cimentarsi in quei viaggi della speranza per un tratto di strada alternativo, lungo ben quaranta chilometri e pieno di insidie. Proprio l’Anas, questa mattina sul ponte Verdura per allestire il cantiere alla ditta che nelle prossime ore prenderà possesso dell’area, sta delimitando il passaggio pedonale. Il consiglio che ci sentiamo di dare all’utenza è proprio questo: organizzatevi e cercate di farvi venire a prendere dall’altro lato del ponte da qualcuno di vostra conoscenza. In questo modo risparmierete benzina e ci guadagnerete in salute.
Ritornando allo stato dei lavori, il fiume Verdura, così come annunciato ieri, è stato deviato regolarmente, per la seconda volta. Gli argini edificati, infatti, sono ben più massicci di quelli realizzati in precedenza. In queste ore, intanto, è un continuo via vai di mezzi dell’Anas, mentre la ditta di Tusa che ha vinto la gara d’appalto per la ricostruzione del ponte, soluzione provvisoria lo ricordiamo, prenderà possesso dell’area soltanto la prossima settimana.
Ma il conto alla rovescia, fissato come si sa in 45 giorni, non partirà prima che sia stato rimosso il grosso pilone crollato, sequestrato dalla procura per accertamenti e soltanto dopo che sia stata realizzata la paratia in micropali per rinforzare la spalla del ponte. La speranza è che il ponte possa essere edificato ed aperto all’utenza entro la settimana compresa tra il 25 aprile ed il primo maggio prossimo. Ma al momento, è soltanto una speranza.
IN CONTRADA SCIRINDA,VICINO L’ISOLA ECOLOGICA DI RIBERA,ESISTE GIA’ UNA STRADA DI PENETRAZIONE RURALE CON UNA PASSERELLA IN CEMENTO ARMATO,CHE SBUCA NEI PRESSI DELL’OLEIFICIO DI CALABELLOTTA E A 2KM DALLO SCORRIMENTO VELOCE CHE PORTA A SCIACCA BYPASSANDO IL PONTE CADUTO,QUELLA STRADA HA BISOGNO SOLO DI ESSERE RIASFALTATA E BASTA E FAR PASSARE SOLO I MEZZI FINO A UN CERTO PESO E POI DISCUTONO COME FARE IL PONTE,CHE QUALCUNO LO PROPONGA ALLE TESTE GLORIOSE DELL’ANAS E A D’ORSI E CROCETTA,NON SI VIVE DI SOLA ANTIMAFIA
E’ una vergogna senza fine: caro Leonardo le responsabilità non sono solo dell’Anas, ma vanno distribuite equamente allo Stato e alla Presidenza della Regione.Assistere a sopralluoghi dei Sindaci che, invece di alzare i toni della protesta a livelli quasi”eversivi”,arrivando anche a denunziare alla Procura i responsabili di questi ritardi, si dilettano a fare una bella passeggiata in prossimità del ponte caduto per poi fare un comunicato, il solito, in cui si esprime disappunto per i ritardi. Cari Giovanni e Leonardo la verità è che la nostra è una terra “maledetta” che purtroppo non ha alcuna possibilità di salvezza.Spero e mi auguro di essere smentito.
concordo al 100×100 a questora il genio militare forse avrebbE realizzaro almeno 100 passerelle carrabili,mandate a lavorare la terra i vertici ANAS!
è vergognoso siamo ancora senza ponte ora possiamo attraversarlo a piedi una presa per i fondelli è ridicola questa notizia , in altre parti a quest’ora avrebbero fatto 10 ponti qua non si capisce come mai nessun politico agrigentino abbia fatto fuoco e fiamme per far costruire una passerella subito.