Venerdì comincia la scuola. La Regione non paga, niente autobus per gli studenti pendolari
La Regione – a causa del patto di stabilità – ha tagliato il budget annuale per il trasporto pubblico, da 222 milioni di euro a 177. A questo c’è da aggiungere che la stessa Regione non eroga i corrispettivi alle aziende private dal mese di aprile scorso. Una somma pari a 80 milioni di euro.
In questi giorni i membri di Anav Sicilia – L’associazione che unisce 73 aziende private siciliane di trasporto pubblico – si sono riuniti in assemblea a Palermo dichiarando – attraverso una lettera ad ogni prefetto della provincia siciliana – di non poter garantire le corse per gli studenti pendolari.
Il presidente dell’Anav Sicilia, Antonio Graffagnini, spiega che «il mancato pagamento di cinque mensilità pregresse, pari a 80 milioni di euro, si aggiunge ai Comuni che, non avendo neppure loro ricevuto fondi dalla Regione, non hanno pagato alle aziende 10 milioni per le linee del trasporto studenti garantite lo scorso anno scolastico. E il dipartimento regionale competente ha comunicato che le ditte dei traposti non riceveranno neanche i fondi relativi al prossimo trimestre ottobre- dicembre: un altro danno che per l’intero 2012 somma a circa 134 milioni di euro di mancato incasso.
Intanto a Cattolica Eraclea, in alcune attività commerciali, sono stati affissi delle locandine con un comunicato dell’azienda di trasporto pubblico “Salvatore Lumia”.
Ecco il testo:
“Dal prossimo 14 settembre 2012 questa azienda, per cause di forza maggiore, non sarà in condizione di assicurare i servizi di trasporto pubblico locale.
Le difficoltà legate ai tagli di corse che la Regione ha deciso, ma di cui non si conoscono i parametri, si uniscono al mancato pagamento dei servizi contrattualmente già forniti.
In particolare, i pagamenti della Regione sono in arretrato di quasi tre trimestri e, come da notizie di pubblico dominio, non saranno effettuati prima del prossimo 2013. A questo si aggiunge la morosità di alcuni comuni che non hanno ancora provveduto a saldare il loro debito per i servizi dell’anno scolastico 2011-2012, già terminato da 4 mesi.
L’azienda, dopo avere sospeso i pagamenti ai dipendenti, ha dovuto interrompere anche i pagamenti ai fornitori tra cui i fornitori del carburante.
Confidiamo nell’intervento del presidente della regione e del Prefetto per rimuovere le cause di questa situazione.”
Potreste battervi per far attivare alcune sezioni di scuola superiore a Cattolica e Montallegro in modo tale da evitare di fare i pendolari. Soldi oramai non ve ne sono più per il popolo si trovano solo per i politici, pretendiamoli da loro.
Senza dubbio viviamo un momento “triste” della storia italiana, la crisi comincia a “mordere” realmente e l’autunno caldo che molti prospettavano si è presentato in tutta la sua “crudezza”.Si assiste impotenti ad una corsa che vede i poveri diventare sempre più poveri ed i ricchi diventare sempre più ricchi( Governo di Tecnocrati Banchieri e lobbisty). Il cosidetto ceto medio rischia seriamente di scomparire per far posto al ceto dei nuovi poveri. La classe politica che purtroppo ci rappresenta, assiste beata e non si cura affatto di porre rimedio a tale situazione. Il sig. Monti(l’ultima sullo Statuto dei Lavoratori è veramente ridicola), con la sua degna comare Fornero, stanno tartassando i poveri ed il ceto medio di sacrifici e privazioni, mentre ai loro amici lobbisty ( banche,assicurazioni, etc)non chiedono nulla, anzi…Dall’Imu vengono esentati la Chiesa, le Assicurazioni e ad esempio anche la Bocconi( guarda caso l’Università di Monti), che affitta alla cifra di 5000 all’anno una stanza,fino ad arrivare alla modica cifra di 15000 €uro per un mini appartamento. I politici non si riducono nulla, così come i mega burocrati.Di fronte a tale sfascio, avallato dal PDL, dal PD e da quello schiavo scodinzolante di Casini( vorrebbe un Monti bis), caro Italo, a pagare dobbiamo essere noi.Per la questione degli abbonamenti, così come per altre importantissime vertenze, basterebbe che questo Governo autorizzasse la Regione Sicilia allo sforamento del patto di stabilità; sembrerà assurdo, ma i soldi ci sono, non possono essere utilizzati a causa di queste forche caudine chiamate “patto di stabilità”.Spero e mi auguro che la questione venga risolta nel più breve tempo possibile per dar modo a quelle famiglie bisognose di poter mantenere con dignità i propri figli a scuola (non so chi sia il sig.Martorano, ma questo non è uno spreco, gli sprechi in Italia sono ben altri).Mi auguro che il Sindaco, per quelle che sono le sue competenze , possa intraprendere tutte le azioni possibili al fine di risolvere il problema. Per finire concordo sull’analisi di Salvatore Lauricella e sulla premessa fatta da Maurizio Miliziano.
Due diritti che dovrebbero essere garantiti: il biglietto e la scuola!
L’art. 13, comma 7, della legge regionale 17 marzo 2000, n. 8, dispone che, in sede di riparto del fondo delle autonomie in favore dei comuni, una quota pari al costo del trasporto interurbano degli alunni delle scuole medie superiori rimane nella disponibilità dell’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica “per essere assegnata ai comuni interessati, che documentano la spesa sostenuta nell’anno precedente, in rapporto al costo per il trasporto con il servizio pubblico di linea e per
l’effettiva presenza.La materia è disciplinata dalla legge regionale 26 maggio 1973, n. 24 e successive modifiche ed integrazioni.
Proposta:
Il Comune dovrebbe attivare un collegamento telematico con gli Istituti delle città frequentate dai Cattolicesi, rilevando le frequenze ed adeguando il rimborso, peraltro questa modalità è prevista dalla normativa sulla trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche.
Questa normativa prevedeva il collegamento telematico tra tutti i data base degli enti pubblici, scuole comprese.
V’è di più:
Io personalmente non sono d’accordo sull’anticipo delle somme da parte del comune per tutto l’anno scolastico e suggerirei l’emissione di un numero di biglietti al mese (come un abbonamento) pari ai giorni di scuola previsti. Il mese successivo, quando gli studenti andrebbero a ritirare i biglietti l’amministrazione dovrebbe controllare tramite i collegamenti informatici gli effettivi giorni di presenza dello studente e dare la differenza dei biglietti necessari alla frequenza del mese successivo.
In questo modo semplice ed efficace si risparmierebbe danaro pubblico ed allo stesso tempo sarebbe per la famiglia un controllo delle eventuali assenze dei loro figli. Con una fava due piccioni.
Le cose semplici funzionano.
Grato per commenti e attenzione
Caro Giuseppe , il problema non stà nel fatto che bisogna pagare il biglietto o abbonamento che sia , ma parto da un principio essenziale , se il ministro di turno ha portato l’obbligatorietà della scuola a 16 anni( questo per creare,ancor di più, MAMMONI ) sicuramente avrà calcolato che le tasche degli italiani potevano permettersi di mantenere per ulteriori 2 anni in più i propri figli a scuola, però senza aver messo in conto il problema CRISI ECONOMICA, che diventa ancor più CRISI nel Sud( non sto ad elencare i motivi , li sappiamo tutti). Come genitore di ragazza che si è iscritta al superiore , non pensavo che solo al primo anno il costo dei libri e vocabolari corrispondesse ad un VERO E PROPRIO SALASSO , se a questo aggiungiamo il costo del trasporto allora costringeranno molte famiglie a non mandare i propri figli a scuola, oppure ad indebitarsi ancor di più con finanziare o altro.
Allora cosa fare ?…. Semplice , che il Sig. Sindaco e l’amministrazione tutta si dia una mossa
caro giuseppe io non vado ad elemosinare come tu pensi …visto che vivi al sud e dici di stare bene mi fa piacere io sto parlando della situazione che ce a cattolica eraclea ti ho detto che qui si campa d’aria non ce lavoro ce solo disoccupazione ti ripeto di nuovo ci sono cittadini che non possono fare la spesa ed io ne so qualcosa …ci sono ragazzi laureati che non anno lavoro …si chiamano disoccupati io non so in che paese del sud ti trovi mi fai capire che lavorano tutti e stanno bene come te ..sono d’accordo come dici tu che la classe politica si sono fatti palazzi e castelli con i miei e con i tuoi voti quindi che cosa ce da fare una rivoluzione…non andare a votare se pensi che questa classe politica in italia ha fallito su tutti gli aspetti……devo farti una precisazione abbia un po di rispetto per le persone che vivono male che colpa anno se non anno un lavoro che spetta dalla costitizione italiana …io spero che hai capito e ti metti dalla parte dei cittadini indifesi ti saluto viva cattolica eraclea libera
Intanto non vivo al nord ma al sud come te e credo che il danno più grande sia quello di aspettare la fico che ti cade in bocca, invece di elemosinare aiuti assistenziali innescando un meccanismo pericoloso, datevi da fare, pretendete e pretendiamo dai politici che, non scordiamolo, a spese nostre si sono costruiti ville e palazzi mentre tu se non hai l’abbonamento pagato rischi di non poter fare studiare tuo figlio.
caro giuseppe mrtorano io non ricordo di te puoi avere ragione tu pero ti faccio ricordare che qui si campa d’aria mentre voi al nord un posto di lavoro lo avete …qui in sicilia e tutto diverso la disoccupaione che ce ci sono cittadini che fanno la spesa con il contagocce…qui non esiste piu ne agricoltura ,e neanche edilizia tu sai che cattolica si e sempre vissuto di questi lavori ora e rimasto un paese di disoccupati e pensionati ..e non sai quando mi dispiace ….e poi noi in sicilia siamo a statuto regionale se ci levano pure questo che dobbiamo pagare il biglietto per andare fuori alla scuola d’obbligo siamo veramente nei guai….e una legge regionale e si sono fatte delle battaglie per avere questo diritto ti saluto viva cattolica eraclea libera..
Nel resto dell’Italia sono le famiglie a pagarsi il biglietto del bus, fatelo anche voi. Forse non ve ne redente conto ma i tempi sono cambiati, impariamo a pretendere dagli amministratori un’amministrazione corretta, trasparente e priva di sprechi, non è più tempo di subìre, non è più tempo del “calati jungo che passa la china”.
qualche mese fa avevo messo in luce questo problema e qualcuno si e permesso di dire che non era vero…..io non voglio giustificarmi e nel l’interesse di tutti noi cittadini che mandiamo i nostri figli a scuola fuori paese ribera ,sciacca,agrigento..volete dirci come dobbiamo fare noi genitori …che ce chi vive alla giornata con un misero stipendio,chi e disoccupato,che non ha i soldi per fare la spesa come deve mandare i propri figli alla scuola d’obbligo…la regione a tagliato alcuni comuni devono ancora pagare,giustamente la ditta lumia a ragione a far pagare i pendolari ..ma non significa che deve essre sempre il cittadino a pagare perche e una legge regionale che i pendolari non devono pagare nessun euro….faccio un appello al sig sindaco,al presidente del consiglio di convocare un consiglio comunale sraordinario aperto al publico e invitare la cittadinanza ,e spiegare come si muovera lamministrazione comunale perche questo e un problema assai grave per il nostro paese…..io vi faccio una proposta sicuramente non piacera tassarvi in primis sig sindaco,presidente del consiglio,vicesindaco ed assessori almeno date al paese un po di credibilita politica e aiutate le nostre fam
iglie…..sicuro di un vostro tempestivo riscontro viva cattolica eraclea libera……