VIDEO. Viaggio sulla ferrovia Castelvetrano – Porto Empedocle – Agrigento
video realizzato dall’associazione Ferrovie Kaos
Viaggio nel tempo tra il glorioso passato della linea Agrigento – Porto Empedocle – Castelvetrano ed il suo triste presente. Partendo dalla città dei templi inizia un percorso magico, quasi incantato, tra i templi greci dell’antica Akragas, il mare africano, le splendide e fertili campagne dell’entroterra agrigentino tra Montallegro,Cattolica, Magazzolo e Ribera, l’impareggiabile litorale che va da Sciacca a Menfi, la leggendaria foce del Fiume Belice, i templi di Selinunte e, come punto d’approdo, la stazione di Castelvetrano una sorta di La Mecca per tutti gli amanti delle ferrovie a scartamento ridotto e non solo. La linea oggi (2012) versa in stato di abbandono, tra voci di un possibile recupero come pista ciclabile, e di un ritorno all’esercizio ferroviario quanto meno nel primo tratto tra Castelvetrano e Selinunte. Nonostante le numerose occupazioni del sedime, la linea conserva ancora intatto il suo fascino e, dopo tanti anni, in quasi tutto il tracciato è possibile apprezzare l’armamento ancora in sito. Le opere d’arte versano, in linea di massima, in buono stato, eccezion fatta per qualche galleria ostruita da materiali di risulta o trasformata in discarica. Dal 2009 Ferrovie Kaos monitora regolarmente tutto il tracciato, promuovendo il recupero, anche graduale, dello stesso alle sue funzioni originarie.
io, nel lontano 1960, con questo treno,raggiunsi SCIACCA, da AGRIGENTO, ero sposino,innamorato di un stupenda siciliana: mi figlia SERENELLA , di pochi mesi era con noi …non dimenticherò mai quel viaggio…è sempre fra i miei più bei ricordi!
In Italia i nostri avi hanno fatto cose meravigliose, noi in pochissimi anni siamo stati in grado di distruggerle. Una delle tante cose la linea ferroviaria Castelvetrano-Agrigento, attraversa un territorio ancora in alcuni tratti incotaminato, se ripristinata potrebbe diventare un richiamo per il turismo della zona.
DA AGRIGENTO VERSO RELMONTE LA MEMORIA STORICA DI UN PERCORSO CHE DOVREBBE ESSERE RIPRISTINATO E FRUITO DA I TURISTI CON LA GIUSTA PUBBLICITA’PECCATO CHE MANCA LA VOLONTA’NON MANCANO LE BELLE PAROLE I SOLDI?ISOLDI FANNO I SOLDI
io su quelle lettorine ci sono salito da piccolo ( ho 46 anni) quando andavo con mio nonno a prendere il treno ad agrigento per il nord, perche’ lo stato non ripristina le linee ferroviarie soppresse in sicilia al posto di pensare solo al nord, l’italia si ferma solo in calabria dopo lo stretto nulla ?peccato la nostra stazione e’ in totale stato di abbandono strutturale, facciamo ripartire i treni da cattolica, ciao ceo stupisci sempre di piu’ e complimenti a chi ha fatto rivivere i ricordi con questo video
Era il 1975, gli autobus di linea erano in sciopero sicchè, per raggiungere Ribera io, mio fratello e altri studenti prendemmo la “littorina”. Ci impiegammo un bel pò ma fu bellissimo: tra paesaggi di campagna mozzafiato, con il mare che si vedeva in lontananza, attraverso colline, campi coltivati, gallerie piccole e buie, ci divertimmo così tanto che lo ricordo ancora. Sono luoghi della memoria che non vanno dimenticati, e se proprio non si riattivassero, almeno preserviamoli dal degrado o convertiamoli, ad esempio in piste ciclabili o brevi percorsi agro-turistici su rotaie.
Tristezza e nostalgia per un tempo che non tornerá piú!
La rinascita di tale infrastruttura, almeno d’estate, puó essere sicuramente una carta vincente da giocare per il turismo di tutta la Sicilia sudoccidentale.