Scrive Carmela Ragusa sulla riuscita del presepe vivente
Il presepe vivente A GRAZIA
Spettacolare è a dir poco. Aggiungerei anche sorprendente perchè mai si era visto qualcosa di simile nel nostro paese. C’erano grandi e piccini, giovani e meno giovani con un entusiasmo notevole. Tutti si sono adoperati per la riuscita dell’impresa.
Senza nulla togliere al valore mistico della rappresentazione, la cosa che piu’ colpisce è la partecipazione attiva di quanti si sono cimentati in questa iniziativa. I personaggi risultano molto belli, il bambinello sembra essere stato fatto ad hoc per l’occasione, per non parlare,poi, dei luoghi veramente eccezionali e caratteristici. La fantasia ha dominato le scene.
QUALE ARTE MIGLIORE DI QUESTA?
FANTASTICO VERAMENTE.
In un momento di crisi, di ristrettezze e di problemi, si è dimostrato che con la buona volonta’ e l’unione si puo’ fare moltissimo:infatti tutto questo lavoro è stato fatto a COSTO ZERO.
E questa è la cosa piu’ lodevole: LE PICCOLE GRANDI COSE.
( I governanti e soprattutto Monti dovrebbero trarne esempio)
Un PROSIT a tutti quanti per la bravura, la fatica, la buona volonta’ e la voglia di far rivivere questo paese che ormai sembra alla deriva.
Consentitemi una provocazione: che ne direste se alle prossime elezioni delegassimo queste persone? Sono sicura che se conservassero questa logica del NO PROFIT, il paese si potrebbe rimettere su’. E sarebbe un grande esempio di DEMOCRAZIA.Non c’è alternativa: dobbiamo cambiare mentalita’,altrimenti è la fine. La falsa ricchezza non esiste piu’, non c’è contributo che tenga: non possiamo continuare a fregarci a vicenda. Il berlusconismo ci ha fatto apparire tutti ricchi: macchine, motori, telefonini, pensioni, contributi europei, soldi che si devono spendere per forza, ecc. ecc. Alla fine siamo semplicemente RICCHI DI DEBITI. UN GROSSO INGANNO. Percio’ dobbiamo cambiare pagina: basta con la democrazia rappresentativa(perche’ nessuno ci rappresenta, una volta sulla poltrona si dimenticano di noi). Urge una DEMOCRAZIA DIRETTA, dove sia la base a decidere.
Per cominciare dalle piccole cose si potrebbe essere piu’ partecipi alla vita amministrativa, rendersi conto di quello che succede nelle varie sedute, fare un elenco di tutti i suggerimenti dei cittadini e proporlo all’amministrazione che ,a sua volta, dovra’ tenerne conto.Opporsi, quando è necessario’ perchè quelli che deleghiamo all’opposizione’ ormai, hanno preso gusto al valzer e ne seguono le regole. Chiediamo delucidazioni sui bilanci, facciamo sentire la nostra voce quando si fanno cose che non servono, perche’ poi dobbiamo pagare noi ( è ancora fresca la storia della SPAZZATURA). Questa sarebbe la DEMOCRAZIA DIRETTA.Il POPOLO E’ SOVRANO(anche se qualcuno sostiene che il popolo non esiste, forse perche’ nella mente di costui prevale il potere). Pero’ anche noi cerchiamo di NON prenderci quello che non ci spetta, di non prevaricare l’altro, altrimenti(scusate il francesismo)ci fottiamo a vicenda e alimentiamo il sistema che tanto critichiamo.Una buona riflessione serve a tutti . Fare i FURBI non è indice di INTELLIGENZA ma di falsita’ e quindi di disonesta’
Purtroppo la politica( e non la POLITICA) gia’ da molto tempo si è trasformata in INDUSTRIA DEL POTERE E DOVE REGNA IL POTERE non ci puo’ essere mai GIUSTIZIA UGUAGLIANZA ne tantomeno DEMOCRAZIA. Questo non significa che non c’è niente da fare. Anzi è proprio il momento opportuno. Pero’ dobbiamo cambiar costume -DOBBIAMO PREDICARE BENE E RAZZOLARE BENE- Altrimenti faremmo semplicemente del falso moralismo
Purtroppo è il sistema odierno che spesso abbiamo condiviso o tollerato e che ha sortito i risultati ormai troppo noti.Per interrompere il ” DO UT DES” dovremmo non chiedere piu’ e saremmo piu’ liberi di potere scegliere.
Oltre ad una maggiore partecipazione dei comuni cittadini servirebbe un’amministrazione composta da persone che abbiano competenze tecniche ed esperienza. bisognerebbe evitare gli avvicendamenti che servono per dare il contentino…
Giuse’…….. la rassegnazione mi deprime, l’abulia mi mortifica: preferisco l’illusione che almeno genera la speranza. E se poi ognuno di noi facesse la propria parte, credo che qualcosa di buono si potrebbe raggiungere.Il fanciullino del Pascoli non muore mai
Belle parole anche queste! Spero un giorno diventino realta.
Con affetto…. 🙂
Carmela Ragusa@Nino Augello
Cosa ci vuole per per far tornare l’Orologio a segnare le ore dodici?
Istintivamente vien da dire: niente, basta spostare le lancette…oppure: curpa di chissi di lu cumuni ca sinni freganu. Ma siccome la metafora ha un significato recondito, allora bisogna coglierne il senso. Che il cattolicese sia abulico, lascivo, privo di iniziativa e di intraprendenza potrebbe essere una mezza verita’, che ci sia scarso senso civico( inteso come non conoscenza dei propri diritti) è un dato di fatto. Da li a dare tutta la colpa ai cattolicesi mi sembra un po’ azzardato. Secondo il mio modesto parere, la colpa è da attribuire al sistema politico-sociale che si è imperniato attorno al profitto, alla speculazione , al guadagno facile e allo strozzinaggio. L’ONESTA’ è scomparsa anche dal vocabolario. I partiti si sono scordati completamente dei loro ideali. Hanno creato una fitta rete di clientelismo davvero spaventosa: OGNI DIRITTO é DIVENTATO UN FAVORE.E i favori si devono ricambiare. E la politica che ha fallito perche’ da arte nobile è diventata un mestiere ben retribuito e un mezzo per sistemare amici e parenti. Tutto, e non a caso, si chiama azienda: azienda sanitaria, azienza munipale ecc. ecc.La politica economica,da noi e non solo a Cattolica, non si è basata sul lavoro( infatti nessuno produce piu’)ma sulla speculazione, sul furto legalizzato, sullo sciupio per le opere pubbliche(che nessuna utilita’ hanno per il pubblico, perchè spesso sono soltanto cattedrali nel deserto) sulla corruzione e il discorso andrebbe all’infinito. Si è sviluppato un solo tipo di attivita’: quella degli avvocati che quotidianamente devono difendere sia GUARDIE CHE LADRI. E i poveri diavoli? Quelli pagheranno sempre, perche’ due mila anni di cristianesimo non sono bastati a scalfire l’egoismo umano per creare il “FRATELLO” Questa è l’unica strada. Come disse Vico l’uomo è sempre uguale, vi sono corsi e ricorsi storici: HISTORIA SE REPETIT. E’ il nuovo feudalesimo o terzo mondo che dir si voglia.E chi non striscia sta male. E siccome sono convinta che strisciando si deve andare a quattro zampe, preferisco star male e andare a testa alta.Mi riallaccio al senso del commento(sono stata molto prolissa e forse ho debordato un po’) e concludo affermando che non è tutta colpa dei cattolicesi, perchè in tutte le cause c’è un concorso di colpa.
No Giuseppe, la mia provocazione non voleva suggerire ne’ stimolare candidature o liste: nella maniera piu’ assoluta sono sempre stata contraria. Piuttosto voleva sottolineare che anche senza soldi si puo’ relizzare qualcosa se si mette da parte la logica del NO PROFIT. Perche’ è queta dannata logica del guadagno e della speculazione che ci ha portato al fallimento. La democrazia diretta a cui facevo riferimento è intesa COME MAGGIORE PARTECIPAZIONE da parte di tutti noi verso la vita amministrativa, cercando di controllare, proporre, contestare se se ne presenta l’occasione, per evitare poi di dovere aprire contenziosi a danno fatto. Percio’ le associazioni, i comitati ( se funzionano e sottolineo se per evitare polemiche) possono essere forme di DEMOCRAZIA DIRETTA e gratuita(naturalmente se il tutto avviene senza secondi fini).
Parole giuste, anzi, giustissime, ma non ci allarghiamo sul fatto delle candidature, poi si va troppo oltre…
Questo mio commento non ha niente a che vedere con il Presepe, bello e complimenti a tutti quanti si sono adoperati per la riuscita dell’iniziativa. La Torre dell’Orologio segna da parecchi mesi le sei e mezzo. Chiedete ad un anziano cosa significa quest’ora e vi renderete conto del malessere e della tristezza che traspare. Purtroppo, e me ne rammarico, penso che sia l’ora esatta del cittadino cattolicese. Privo d’iniziativa, di intraprendenza, abulico e lascivo. Che cosa ci vuole per fare tornare l’Orologio a segnare le ore dodici?