A mio padre – Poesia di Pino Pennino
A MIO PADRE
Con grande Amore mi eri vicino,
con tanta tenerezza mi cullavi,
pregavi e sognavi con me piccino,
pur stanco, felice con me giocavi.
Passavano veloci, però, gli anni;
pesanti e molti erano i pensieri
che Ti dava la vita, e gli affanni
sembravano ogni giorno più i ieri.
Ma Tu lo stesso mi volevi bene,
non Ti stancavi di tenermi al cuore,
dimenticavi subito le pene
per stare insieme a me e darmi Amore.
Ed or che sei anziano ed anche stanco
hai sempre , come allora, il tuo sorriso
per me che pure qualche volta manco,
ma questo non traspare sul tuo viso.
Sia un eterno grazie il mio canto.
Una parte di Te mi vive dentro,
una parte di me Ti resta accanto,
delle attenzioni tue ero il centro.
Vorrei, Papà, averTi ogni momento,
solo per dirTi che Ti amo tanto,
ridarTi vigore, farTi contento,
ripagar con gioia il nascosto pianto!
Se fosse dato a me potere immenso
darei tutto il Bene che c’è al mondo:
salute, giovinezza, oro e incenso,
l’Affetto dei tuoi cari assai profondo.
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Desio (Mi), 12.08.1991 h. 00.05
L’Ultimo dei Vichinghi
Pennino Giuseppe
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