Vent’anni dal crollo della cupola della chiesa Madre. Quale futuro si prospetta?
Sono passati (quasi) vent’anni da quell’ 11 dicembre 2003, il giorno in cui la chiesa Madre di Cattolica Eraclea, fondata nel 1745, subì il crollo della cupola.
Quale futuro si prospetta per quella che fu la Chiesa principale del nostro paese e tra i monumenti barocchi più significativi di tutta la diocesi?
Da quello che sappiamo i lavori sono bloccati a causa di un contenzioso.
Nel frattempo è nato (2022) un comitato per la ”riapertura della chiesa Madre” che vede come promotore Salvatore Spataro, già consigliere e assessore comunale.
“Per iniziativa di alcuni liberi cittadini del comune di Cattolica Eraclea – si legge nello statuto già diffuso su facebook – si è deciso nell’interesse generale della comunità Cattolicense di costituirsi, come in effetti si costituiscono, in un Comitato cittadino finalizzato al recupero della Chiesa Madre, nel più ampio concetto del termine, per riportarla alla piena funzionalità come luogo di culto e di preghiera, al recupero del patrimonio storico, artistico e monumentale, nell’esclusivo interesse del paese e ridare dignità all’area adiacente, abbandonata al degrado ambientale”.
Lo stesso Spataro, da un mese circa, sta portando avanti una “battaglia” social, affinchè il cumulo di detriti, presenti nello spiazzale adiacente la chiesa, venga rimosso.
A settembre di quest’anno, il consigliere di minoranza Nicola Piazza, con una interrogazione, chiede al sindaco maggiori informazioni sullo stato dei lavori della chiesa Madre:
“Ho protocollato un’apposita richiesta per conoscere lo stato dell’arte di questa problematica e la volontà dell’amministrazione, se esiste, a migliorare la situazione. Spero che non si vogliano lasciare le cose nell’oblio, sarebbe inaccettabile”.
”Sono sotto gli occhi di tutti le condizioni di totale abbandono e degrado in cui versa la Chiesa Madre della nostra amata Cattolica. Comitati e molti nostri concittadini, alcuni anche tornati in vacanza nella nostra terra, mi hanno chiesto le motivazioni di questo scempio.”
Ecco la risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Piazza :
‘In riferimento alla Vs interrogazione a risposta scritta, assunta al protocollo al n. 7377 in data 04/09/2023, con la quale la S.S. chiedeva, nelle prerogative del ruolo istituzionale che ricopre, maggiori informazioni tecniche e amministrative sullo stato dei lavori della chiesa Madre, si rappresenta quanto segue: in data 01.05.2004, il Parroco Don Nazareno Ciotta, nella sua qualità di legale rappresentante della parrocchia, autorizzato dal Vescovo, conferiva al gruppo formato da: Arch. Gaetano Renda, Arch. Lorenzo Violante, Arch. Davide La Mendola e Ing. Giuseppe Tornabene, l’incarico di progettazione dei lavori di ricostruzione e restauro della Chiesa Madre di Cattolica Eraclea intitolata allo Spirito Santo; in data 19.01.2005, veniva approvato dal RUP arch. Salvatore Di Vincenzo il progetto definitivo per un importo complessivo di € 3.250.000,00; con Determina Sindacale n. 9 del 20/01/2015 veniva approvato il progetto definitivo; in data 17/04/2008 veniva validato il progetto esecutivo – Primo stralcio dell’importo complessivo di € 1.175.000,00; con Delibera di Giunta n. 44 del 23/04/2008 veniva approvato il progetto esecutivo primo stralcio di € 1.175.000,00 di cui € 718.435,57 per lavori. a seguito di pubblico incanto in data 21/01/2009 i lavori venivano aggiudicati all’ATI Arredo Legno s.r.l.(capogruppo mandatario) sede legale in Contrada Benedite Km 4 Modica (Rg) e Forsava S.r.l. (mandante) con sede legale viale Tica 213 Siracusa, con ribasso del 7,3152% e quindi per un importo netto di € 665.880,57 oltre a €27.992,00 per oneri relativi alla sicurezza non soggetti a ribasso e quindi per un importo complessivo di € 693.872,61 oltre I.V.A.;
in data 01.07.2009, venivano affidati i lavori all’ATI Arredo Legno s.r.l. sede legale in Modica(Rg) e Forsava s.r.l. sede legale in Siracusa, giusto contratto di appalto del 01/07/2009, REP. 236 del 01 luglio 2009 registrato ad Agrigento il 20/07/2009 al n. 0453/1; in data 30.07.2009, veniva redatto verbale di consegna parziale e frazionata dei lavori artt. 129 130 del D.P.R. 554/99. I tempi contrattuali decorreranno a partire dalla data del verbale di consegna definitiva, successivamente all’acquisizione del parere del Genio Civile. in data 14.12.2009, veniva redatto verbale di constatazione art. 139 del D.P.R. 554/99 alla presenza di un funzionario della Soprintendenza constatando: “vistoso avvallamento in corrispondenza della mezzeria della falda lato sud ed al contempo un avvallamento significativo della linea di colmo….. e si è raggiunto il locale sottotetto della navata, si è potuto verificare che lo quarta capriata presenta il puntone verso sud spezzato in corrispondenza dell’attacco della saetta….. si sottolinea inoltre che lo copertura in oggetto non fa parte dei lavori previsti nel primo stralcio esecutivo”. in data 08.01.2010 veniva redatto verbale di accertamento congiunto (RUP, D.L. Genio Civile, Soprintendenza, UTC) inerente la messa in sicurezza del tetto e delle condizioni statiche del campanile; in data 19.01.2010 il RUP Arch. Salvatore Di Vincenzo autorizza lo redazione di una perizia di variante e suppletiva nei termini dell’art. 25 della LR. 20/2007 coordinata con lo L. 109/94, giusta autorizzazione del Genio Civile art. 18 legge 64/74. in data 10/02/2010 veniva rilasciata autorizzazione del Genio Civile di Agrigento sul progetto esecutivo 1° stralcio ai sensi dell’art. 18 della Legge 64/74; in data 24.03.2010, alla luce dei nuovi provvedimenti, veniva redatto verbale di consegna definitiva.
Da tale data decorreva il termine di contrattuale 12 mesi per la consegna delle opere prevista il 24.03.2011; con Determina Dirigenziale n. 62/212 del 08/06/2010 viene approvata la perizia di variante e suppletiva relativa ai lavori di completamento della Chiesa Madre Spirito Santo di Cattolica Eraclea 1° stralcio; in data 14.10.2010 veniva redatto verbale della seduta congiunta tra: Sindaco, RUP, UTC, D.L., Curia, Parroco, Protezione Civile, Genio Civile, Soprintendenza, “tutti i presenti concordano sulla necessità di provvedere all’immediata, e comunque non oltre 15 giorni dalla data odierna, demolizione del campanile, ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità….”; in data 26.10.2010 veniva rilasciato N.O. della Soprintendenza a firma Arch. Di Franco e controfirmato dal Soprintendente Arch. Pietro Meli che in merito al campanile così si esprimevano: “considerato che nel progetto di secondo stralcio, già autorizzato con N.O. prot 1750 del 17.08.2009, se ne prevede lo demolizione e successiva ricostruzione ….. si autorizzano i lavori previsti nella perizia di variante e suppletiva di che trattasi”; in data 19.11.2010 la Soprintendenza sempre a firma dell’Arch. Di Franco e controfirmato dal Soprintendente Arch. Pietro Meli dispongono la sospensione del provvedimento emesso con la motivazione che la prevista demolizione del campanile non trova una corretta corrispondenza nella voce di perizia di spesa per una difformità di materiale (muratura al posto di c.a.) per accertamento preventivo, al fine lo stato dei luoghi, le cause di mancato completamento nei termini contrattuali previsti; che a seguito di accertamento tecnico preventivo il CTU nominato dal Tribunale di Palermo a redatto perizia tecnica consegnata il 12/10/2017 elencando una serie di concause che hanno concorso all’interruzione dell’appalto. Successivamente, tra il 2019 ed il 2021, il comune di Cattolica Eraclea proponeva alla ditta esecutrice una transazione bonaria per comporre la controversia e risolvere consensualmente il contratto di appalto e definire bonariamente ogni reciproca pretesa;
L’ATI Arredo Legno, nonostante diverse riunioni ed incontri per comporre la controversia, non ha accettato tale proposta transattiva; Con delibera di giunta n. 114 del 13/12/2022 questa amministrazione ha chiesto l’accertamento giudiziale dello scioglimento del contratto e della conseguente cessazione degli effetti dello stesso. Nella speranza di avere ottemperato a quanto richiesto, si porgono distinti saluti”.
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