Soldato Nicolò Amodeo Miliziano: un combattente per la libertà
L’ ALTRA RESISTENZA
Di Antonia Miliziano
Non furono solo i partigiani a lottare contro il nazifascismo: furono migliaia i soldati, catturati dai Tedeschi dopo l’ armistizio dell’ 8 settembre, a rifiutarsi di combattere al loro fianco e giurare fedeltà alla cosiddetta repubblica sociale di Salò, ultimo ,patetico tentativo del Duce di restare al potere. Dissero NO e furono condannati all’ internamento nei campi di prigionia, al lavoro duro, alla fame e alla morte.
Mio padre, insignito 2 anni fa della Medaglia d’ onore della Presidenza del Consiglio, fu tra questi. Rimase in un campo in Germania per ben due anni, dopo l’ arresto in Albania il 14 settembre 1943.
Oggi, grazie alle mie ricerche, sono venuta a conoscenza dell’ ultimo dato mancante: il luogo in cui venne recluso. Era Farge, vicino a Brema, nel nord della Germania, dove i Tedeschi progettavano di costruire dei sommergibili. Fu liberato nel maggio 1945, dopo alcuni giorni in ospedale dove il dottor Di Francesco lo ebbe in cura per un’ infezione al piede.
Gli anni faticosi in guerra, il suo rifiuto di arruolarsi al fianco dei nazifascisti, la dura prigionia in un lager hanno fatto di lui un combattente per la libertà. La nostra libertà…..
Di Antonia Miliziano
No Comment! Be the first one.