ERACLEA MINOA, per Teatri di Pietra va di scena “Prometeo”
PROMETEO
dal mito
con Orazio Alba
musiche dal vivo Daniela Parisi
costumi Mariachiara Paladino
Un uomo in scena dall’aspetto ben curato -potrebbe essere un signore di altri tempi, dall’accento
sicuramente siciliano- che ha deciso di vivere in una sorta di gazebo con teli di seta.
Lo troviamo accanto ad una donna seduta al pianoforte.
Tra i due non esiste dialogo, ma la musica della donna è come se partecipasse alla costruzione del
pensiero dell’uomo: pensiero trasmesso attraverso parole e “azioni fisiche”.
I due conversano tra gli svolazzi della seta, delle note, dell’agire dell’uomo, cercando di rispondere ad uno
degli interrogativi più antichi: come si fa a vivere una vita dignitosa?
Da questa domanda nascono tanti altri interrogatevi: il tema sempre l’uomo.
A dare risposta sarà il mito di Prometeo; l’uomo in scena lo racconterà, trasportato dalle note della donna,
attraverso riflessioni filosofiche, un’analisi psicologica dell’agire dei personaggi che lo compongono: per
giungere ad una conclusione non detta, ma chiara a tutti coloro che ripercorreranno silenziosamente lo
spettacolo al quale hanno assistito.
Lo spettacolo nasce dallo studio dell’omonimo mito e vuole essere l’incipit per riflettere sull’uomo
moderno, la sua costruzione, il suo agire, il suo reagire, il suo costruirsi, il suo essere costruito, il suo
vivere, il suo morire.
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