La Comèdie, Il Purgatorio 45-88
Drizzammo orecchie a dove c’era il pianto
ch’era a due passi ma parea lontano,
era XXXXXXXX che con viso affranto
non stava in alto,,,,, ma stavolta in piano
Prima ! nel mondo delle peccatrici
cosa che ci turbava fortemente,
si stava arrampicando alle pendici
aguzze, che a vederle erano orrende.
Fissai basito il Vate a me vicino
ma non fiatò, mi disse di osservare,
e lei si disperava, o me tapino !
svenni senza poterla confortare.
E il Vate col suo solito colpetto
mi rialzò più vispo in un istante,
ma non con il classico buffetto
ma un calcio dietro ben tonificante !
Ripresi i sensi e vidi strana cosa
con ago e filo che facea calzetta,
mi parve che fu pena dolorosa
sempre a filare e quello che l’aspetta….
Fu sbaglio grave quello di spaccarsi
le sue ginocchia mentre circolava,
e allor per quel peccato ben lavarsi
dovea filare fino a che scontava.
Come ne osò di andare in trotterino
senza saperlo fare proprio bene ?
poteva metter sotto un ragazzino
rompergli tutto o ammaccargli un rene,
Si guida il motorin dopo lezione
per cautelare bene le ginocchia,
e poi lasciamo stare il ….figurone
come poteva andare più in parrocchia ?
Noi la guardammo, ella si tacette,
forse la spiegazion teneva a darci,
e a farsene calzetta se ne stette
incerta se tacere o salutarci.
Lasciatala che un po stava piangendo
rivolto al Vate dissi di parlare,
ma Egli con un vocione truce e orrendo
mi disse ” pipa ! ” pensa a camminare !
Volevo dirgli d’aver visto strazio,
e quando alzò la voce ed insistette,
come colui che cibasi ed è sazio
io le labbra mie le tenni strette.
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