Cattolica Eraclea ricorda il carabiniere Barranco ucciso dalla mafia
Ucciso a trentatré anni dalla mafia agrigentina verrà commemorato il 18 maggio prossimo, a 59 anni dal delitto, nell’ambito delle celebrazioni per il Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Al carabiniere scelto Domenico Barranco, di Cefalù, ucciso il 18 maggio del 1955 a Cattolica Eraclea nel corso di un conflitto a fuoco tra una pattuglia di carabinieri e due banditi, sarà dedicata dall’amministrazione comunale cattolicese una lapide commemorativa all’interno della villetta dedicata alle vittime della mafia in via Collegio. “In questo modo, in collaborazione con l’Arma dei carabinieri, il Comune di Cattolica Eraclea – ha detto il sindaco Nicolò Termine – intende celebrare il sacrificio di una vittima del dovere che ha perso la vita mentre lavorava per la sicurezza e la legalità nel nostro paese. Una figura il cui impegno è certamente da esempio e va tramandato alle giovani generazioni”.
Il delitto del carabiniere Domenico Barranco risale al 18 maggio 1955, fu compiuto tra il calvario e il cimitero di Cattolica Eraclea, dove si svolse un conflitto a fuoco tra una pattuglia di carabinieri e due banditi che si concluse con la morte di un militare e di un pregiudicato cattolicese.
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