Il Cif “Don Minzoni” di Cattolica Eraclea in visita alle giovani recluse del carcere di Petrusa
riceviamo e pubblichiamo
Alcune componenti del Cif “Don Minzoni” di Cattolica Eraclea hanno effettuato una visita alle giovani recluse del carcere agrigentino di contrada Petrusa e hanno offerto loro dei doni, soprattutto del vestiario di cui le donne avevano bisogno. La delegazione cattolicese era guidata dal presidente del centro cattolicese Maria Sciarrabba che ha avuto l’autorizzazione da parte della direzione del carcere, grazie anche alla disponibilità mostrata dall’educatore Giovanni Giordano che ha interpretato le esigenze delle recluse. Una trentina di giovani donne, alcune anche con bambini piccoli, sono uscite per qualche ora dalle loro celle per trascorrere un po’ di tempo con le ospiti che hanno portato in dono diversi capi di abbigliamento e del vestiario nuovo e hanno offerto il panettone natalizio. La direzione della casa circondariale ha permesso anche l’ingresso al carcere di due musicisti amatoriali, il Duo Zarelli, Angelo e Maria, padre e figlia, di Cattolica Eraclea, i quali hanno animato la giornata con canti e balli che sono risultati molto graditi dalle carcerate che sono di varia nazionalità e che scontano la pena per reati di droga, prostituzione e immigrazione clandestina. Il dott. Giovanni Giordano ha presentato l’associazione e i suoi progetti, mentre l’insegnate Maria Sciarrabba, molto soddisfatta dell’incontro, ha annunciato che il Cif di Cattolica tornerà ancora nel carcere agrigentino con altre iniziative sociali e di solidarietà umana.
La Sciarrabba, visibilmente commossa, nel rivolgersi alle detenute chiamandole sorelle, amiche, mamme, mogli…donne, ha detto loro testualmente che “il CIF ha voluto incontrarvi per dimostrarvi l’affetto, la comprensione per la vostra fragilità, per la sfortuna di avere inciampato ed essere cadute, ma dovete rialzarvi e fare in modo che questa sia una triste parentesi della vostra vita, da cui ripartire più forti e decise a chiudere, una volta uscite, il cancello dietro di voi per sempre. Non perdete mai la speranza, perché la vita è un dono di Dio e va vissuta anche quando tutto sembra buio. Il CIF si ripromette di ritornare, ma si augura anche di non trovarvi più qui”.
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