Montrèal, ucciso Lorenzo Lo Presti: ‘Era un fedelissimo di Vito Rizzuto’
Ucciso a colpi di arma da fuoco un altro siciliano emigrato in Canada vicino al clan Rizzuto. Si tratta di Lorenzo Lo Presti, 40 anni, originario di Cattolica Eraclea, nell’Agrigentino, figlio di Joe Lo Presti ucciso nel 1992.
Freddato ieri sera poco dopo le ore 20 al borgo di Saint-Laurent mentre era in piedi sul balcone al primo piano di un palazzo di sette piani vicino all’angolo della Côte-Vertu Boulevard e Hocquart Street. Una donna che era in casa al momento del delitto è stata trasportata in ospedale per lo shock subito.
Lorenzo Lo Presti sarebbe stato uno dei fedelissimi del boss Vito Rizzuto, anche lui originario di Cattolica Eraclea, rinchiuso in carcere in America. Da due anni il clan mafioso un tempo tra i più potenti del Nord America subisce i colpi dei rivali: uccisi Nick Rizzuto Senior e Nick Rizzuto Junior, Agostino Cuntrera di Siculiana e Liborio Sciascia di Cattolica Eraclea, altri amici del boss carcerato tra cui Federico Del Peschio, un amico di Vito Rizzuto ucciso nell’estate del 2009: Lorenzo Lopresti al suo funerale aveva offerto una delle più belle corone di fiori.
Il portavoce della polizia canadese Olivier Lapointe ha detto alla stampa nordamericana: “Possiamo dire che il delitto o la situazione potrebbe essere collegata alla criminalità organizzata, stiamo cercando di capire, prima di tutto, il movente di questo omicidio. Sappiamo che la persona era nota alla polizia, ma finora non vi è alcun movente chiaro e stiamo interrogando possibili testimoni per cercare di ottenere una descrizione di un sospetto”, ha detto Lapointe.
A Joe Lo Presti, il padre della vittima, viene attribuito nelle inchieste giudiziarie in Canada, in Italia e negli Usa, un ruolo importante nella presa del potere dei Rizzuto a Montrèal dal 1976 al 1980, quando in alleanza con i Cuntrera-Caruana di Siculiana scatenarono la guerra ai calabresi con il delitto del boss Paul Violi prima e dei suoi fratelli e amici poi. La famosa guerra di mafia in Canada che a distanza di trent’anni probabilmente è sfociata adesso in una sanguinosa vendetta. Non a caso, da più ambienti investigativi e giornalistici, vengono indicati i calabresi come il problema principale e i successori dei Rizzuto.
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