Io, non sono “STATO”
Le considerazioni post legge prescrizione breve di Maurizio Miliziano
Corruttori e corrotti, malversatori, autori di violenza o minaccia a pubblici ufficiali, autori di turbativa delle aste, calunniatori, favoreggiatori, istigatori, contraffattori, diffusori di sostanze nocive, falsificatori, sequestratori, omicidi, violentatori, intercettatori abusivi di conversazioni telefoniche, ladri di appartamento, ladri, truffatori, ricettatori… Vi ringraziano. Alcune decine di migliaia delinquenti anche recidivi e socialmente pericolosi vengono graziati. Viene cancellato il processo, viene cancellato il reato e potranno tornare all’opera. Questo sarà l’effetto della legge. Con l’indulto si cancellava una parte della pena ad un condannato definitivo. Con l’estinzione del processo si cancella il processo. Si cancellano le condanne non definitive, anche se giunte in cassazione, anche se il giudice è nel momento di emettere sentenza. Un’amnistia vera e propria. Un’amnistia per reati puniti fino a 10 anni. Mai accaduto una cosa del genere! DecIne di migliaia di vittime vengono beffate dallo Stato dopo avere cercato giustizia per anni. le stesse vittime avranno dallo Stato la porta sbattuta in faccia. Una strada agevole invece per delinquenti, per coloro che rendono insicuro il nostro Paese, per coloro che hanno commesso torti a tante vittime. Si è detto in lungo ed in largo di fare ció nel nome della civiltà e nel rispetto di tempi certi del processo penale. Le cattive coscienze hanno un disperato bisogno di un alibi per ingannare coloro che l’hanno scritta, ed anche, è soprattutto, la presa in giro per i cittadini. Basta! Basta con la patetica ipocrisia. Per fare durare meno i processi ci vogliono norme che aggiustino la stessa macchina del processuale. Hanno rifiutato di farlo. Hanno rifiutato di considerare tutte le indicazioni di modifica arrivate da ogni parte ( consiglio superiore della magistratura, il consiglio nazionale forenze, le camere penali, l’associazione nazionale magistrati). Si è detto no a tutti gli emendamenti, necessari per contenere l’affanno della giustizia. No! Non si vuole migliorare la giustizia, non si è avvertito questo interesse. Troppo spesso, s’invoca l’Europa, ma si “costruisce” una legge che l’Europa non conosce. Si vuole la morte di 100.000 processi per salvare Silvio Berlusconi dai suoi processi. Forse continueremo a stupire l’Europa ed il mondo. Pagheremo un costo senza precedenti. Una norma che non esiste in nessuna parte del mondo. Norma che “Applicata” ai processi in corso con una tempistica che incidera sull’attività processuale già esaurita, con l’ aggravante della retroattività per fatti non da compiere, ma per fatti già compiuti. L’Italia, detta anche culla del diritto, rinnega il diritto. Rinnega principi millenari. L’Italia diventa un paese con leggi, nell’accezione storica, “barbare”. Qual’e la ragione per cui il consiglio superiore della magistratura, il consiglio nazionale forenze, le camere penali, l’associazione nazionale magistrati sono contro questa legge? Questa rappresenta la 7a legge adpersonam, dopo la limitazione delle rogatorie internazionali, la depenalizzazione del falso in bilancio, il legittimo sospetto, il dimezzamento dei termini di prescrizione del reato, il lodo Schifani e il lodo Alfano… ecco la settima legge per salvare un accusato di gravi ed infamanti delitti. Su di essi pero si erge il più grave dei delitti: quello di sottomettere le istituzioni ai propri interessi, con il Parlamento smarrito e asservito. Mi disgusta il sapere della insensibilita alla morale, all’etica, alla giustizia. Si è smarrita l’idea del bene comune prevaricando quel significato profondo di interesse collettivo e del buongoverno per il Paese. La visione crepuscolare del diritto e dei diritti, accompagna il decadimento della morale, la sovversione stessa dei valori, la protezione del male per garantire il “bene”. Arriverà la fine del crepuscolo, è l’Italia e gli italiani si vergogneranno di questa deriva nefasta. Il mondo guarderà e leggerà le leggi del nostro Paese è capira come la democrazia possa essere ridotta ad un involucro svuotato al suo interno. Hai “fautori” e “fiancheggiatori”: spero si rendano conto delle responsabilità e della paternità del tarlo nella democrazia, del tarlo nel diritto, del tarlo nella giustizia. Molti, ma proprio molti del centrodestra hanno consapevolezza dello scempio legislativo e lo confidano. Qualcuno farà anche finta di indignarsi per le contrarietà a questa legge. Ubriacatura di potere, arroganza e basso impero. Questo potrà solo e solamente ricordare questa legge e questo governo. Simbolo del degrado, della oligarchia e della democrazia ferita. Conosciamo, sappiamo, abbiamo sentito, quando dei mafiosi brindavano alla morte di Giovanni Falcone… Sapevamo della felicità dei mafiosi in carcere quando la radio diffuse la notizia della morte di Giovanni Falcone e poi Paolo borsellino, eravamo a questo, eravamo a questa torbida conoscenza. Oggi quegli stessi criminali li ritroveremo per strada. Alla faccia della democrazia, della legge, dei diritti. Alla faccia di quei padri costituenti e dei servitori dello stato caduti per la legge.
Il panorama politico, sociale ed economico, che regna in Italia, é talmente un caotico guazzabuglio da poter apparire terreno fertile per una dittatura di tipo militare e, per questo, repressiva e spietata.
Chissá se qualcuno non ci stia giá pensando al classico “colpo di mano” che si potrebbe tradurre in colpo di stato?!
Giá agli inizi degli anni ’90 “qualcuno” – pare – ci pensó e l’allora presidente Scalfaro mandó alla nazione un messaggio a rotta di collo dal Quirinale: – … non ci stó – disse.
Proprio quando saltavano in aria i tutori della legge.
Chissá se questo governo, che si esibisce in una trama da operetta, non ce lo vedremo trasformato tra breve in un governo che recita una tragedia.
Giá gli spunti ci sono: col nostro comprovinciale “vasa vasa” che sconta la pena nelle patrie galere, dis-onorevoli che danno di loro uno squallido spettacolo: sembrano delle serve che litigano in una bieca bettola e che non discutono in Parlamento.
Angelino Jolie che non é niente di piú niente di meno che un burattino e che fa tutto quello che gli dice il suo padron/protettore. Chi é ammanicato (e perció ne é succube) col crimine organizzato, chi sniffa cocaina a piú non posso, chi paga mignotte minorenni, chi paga transessuali, chi fa della corruzione una specie di vangelo… scusate ma, vabbé che chi é senza peccato scagli… eccetera eccetera… non é che in Italia si sia veramente perso il senso della misura, e ci stanno abituando talmente a tutto che nulla ci stupisce piú?
Caro Maurizio, la tua analisi fa vedere come si sia veramente stravolto tutto: lo straordinario che diventa ordinario, l’illegale che diventa legale, l’abnorme che diventa la norma. E il peggio é che nessuno sembra (o voglia) farci caso. E’ questo ció che mi turba e fa paura. Ma paura da rizzare i capelli!
Ma é mai possibile?
Non ci sarebbe qualcuno che volesse darmi una risposta??? Perché a ‘sto punto non ci capisco nulla!!!
Saluti.