Adiconsum Agrigento interviene sul contenuto dei comunicati stampa di Girgenti Acque: legalità a senso unico!!
Adiconsum Agrigento è concorde con la nota divulgata da Girgenti Acque S.p.A. in data 18.03.2011 e condanna, pertanto, ogni tipo di atteggiamento illecito circa gli allacci abusivi alla rete idrica da parte di talune utenze.
Tuttavia, è dell’avviso che Girgenti Acque S.p.A. non può permettersi di fare lezioni di moralità e di affermare nella stessa nota che…. il furto di acqua è perseguibile in quanto reato e pregiudica i principi di legalità e rispetto delle regole senza le quali non vi può essere crescita della civiltà.
Vorremmo capire, innanzi tutto cosa vuol dire legalità e quale è il fine della legalità medesima. Wikipedia, l’enciclopedia libera, cosi ci aiuta a rispondere a tali quesiti.
1. Nel linguaggio politico un potere si dice esercitato secondo legalità quando il suo esercizio avviene nel rispetto delle leggi e non arbitrariamente.
2. La legalità ha come fine quello di farci vivere seguendo diritti e doveri per farci vivere in maniera civile e pacifica.
Da quando la società Girgenti Acque ha iniziato a gestire il servizio idrico sono stati messi in atto, senza possibilità di smentita, atteggiamenti vessatori, illegittimi ed arbitrari nei confronti di tutti quei cittadini-consumatori che usufruiscono del servizio idrico, di quei cittadini che non sono allacciati abusivamente ma che hanno sempre pagato, prima al Comune e adesso a Girgenti Acque i propri consumi idrici.
Tutti sappiamo cosa è successo con le prime bollette emesse dalla Società. A seguito di numerose proteste le stesse bollette sono state rimodulate e comunque, hanno riportato sempre importi esosi che, molto spesso non sono rispondenti a “reali consumi” effettuati dalle utenze. Tutti sanno dove sta l’errore che ha originato ogni male possibile perpetrato ai danni degli agrigentini tutti e cioè le fantasiose letture del Comune di Agrigento alla data del 31/12/2004. Anno di riferimento, secondo cui il Comune avrebbe trasmesso a Girgenti Acque le letture delle utenze a quella data. Ma tutto il mondo sa che il Servizio idrico del Comune di Agrigento non effettuava la lettura dei contatori e che i consumi erano comunicati solo dagli utenti più meticolosi. Eppure su questa abnorme ingiustizia, malgrado molteplici interventi, non si è potuto far nulla! Anzi, Girgenti Acque ha notificato bollette esose, ha sollecitato il pagamento delle stesse “minacciando” il distacco del contatore! Le azioni di “asportazione” del contatore, messe in atto, rientrano nel confine del significato di legalità? Sa Girgenti Acque che esistono sentenze che impediscono di portare via il contatore ad un utente moroso? E’ data a Girgenti acque la libertà di privare i cittadini del servizio idrico che è un servizio essenziale per la vita delle persone? E’ un comportamento lecito e trasparente sostituire i contatori in assenza dell’utente? Tali interrogativi saranno maggiormente approfonditi ed implementati e saranno oggetto di un prossimo esposto-denuncia alla Magistratura affinché valuti eventuali responsabilità di natura intimidatoria e vessatoria nei confronti degli utenti.
Come se i comportamenti e le azioni intimidatorie messe in atto da Girgenti Acque non bastassero, il Servizio idrico del Comune di Agrigento ha inviato, recentemente, a casa degli agrigentini, le fatture relative a “maggiore consumo idrico anno 2005”. Capite? Seguendo il criterio di calcolo di Girgenti Acque (a far data dal 31/12/2004) e prendendo spunto dalle ultime letture della stessa società mette in atto un calcolo assurdo che determina dei consumi “calcolati” e non reali e che hanno causato non poco allarmismo soprattutto a quelle famiglie costituite da pensionati che non potranno, certamente, pagare, nemmeno con la minaccia di “avvio di procedura di riscossione coattiva” gli importi esosi ed ingiustificati richiesti dal Comune di Agrigento per l’anno 2005.
E’ ovvio che un maggiore approfondimento della questione “Acqua” necessiterebbe di molto spazio al fine di dare ulteriori informazioni ai cittadini tutti, e, pertanto, nel solo intento di stimolare gli agrigentini ad assumere un atteggiamento più consapevole dei propri diritti di consumatore che desidera operare nella vera legalità che non sia a senso unico, Adiconsum Agrigento, auspica un maggior coinvolgimento dei cittadini e li invita a denunciare con coraggio ogni sopruso, ogni azione che mira a mortificare la dignità della persona sancita dalla nostra Costituzione.
L’acqua, è un bene essenziale che appartiene a tutti: nessuno può appropriarsene, né farci profitti. Adiconsum Agrigento invita, pertanto, tutti i cittadini-consumatori a non vanificare l’opportunità civile e democratica offerta dal prossimo referendum per fare ritornare l’acqua un bene pubblico.
Adiconsum Agrigento
Alfonso Scanio
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