Una scintilla brucerà una prateria…
Poca distanza passa dalla strada Wang Fujing a piazza Tienanmen… Poca distanza passa dall’egitto per la Tunisia… Poca distanza passa tra questi stati e la Libia… Sara uno spettro rivoluzionario o un’incredibile ondata di malessere…? Rivoluzione senza rivoluzionari pilotata da un fantasma elettronico… Credo che il profumo di libertà stia davvero contagiando il mondo. E se Mao insegnava come ” una scintilla brucia la prateria ” oggi quella scintilla si chiama Internet. Internet come l’agora dell’antica grecia. La piazza dove anticamente i privati s’incontravano, diventano cittadini che accudiscono la cosa pubblica oltre che la propria famiglia. Dove democraticamente decidevano. Se votare a maggioranza o no. Uno “spazio” una “piazza” tanto antichi quanto moderni (internet) che da voce, dignità, legittimità al diverso. Tanti e quanti articoli, discussioni sterminate, appelli, attorno a loro. In assenza di una piazza, di un’agorà (perché talvolta vietata), Internet diventa ufficiale a richiamare principi Veri di democrazia, di libertà, di tolleranza… contro gli autocrati da cui erano manipolati, contro ogni forma di tirannia, di dittatura, di imperialismo, di prevaricazione, di indifferenza… Ma non si dimentichi. Internet, tv, cellulari non sono il tessuto o la stoffa del sentimento popolare, della democrazia o democrazie nascenti. Ma sono gli strumenti. Altrimenti anche Noi potremmo dire che anche le tv, cellulari, internet… sono stati fondanti di democrazia. Gated community direbbero gli americani, quartiere sbarrato, non sto parlando solo di Mediaset o Rai ad “alternanza” :(((, solamente di circuito chiuso. I social network aprono le finestre, le porte. Tocca a Noi darci appuntamento nelle piazze reali. Uomini, donne, bambini… Tanti ma proprio tanti. Insieme. Metà del mondo entra in contatto con la democrazia, con le tesi di montesquieu sul potere frenato da altri poteri. In contrasto costante fra di loro. Oggi in Italia si assiste davvero, ad una scatola chiusa (tv) che ha l’impudicizia di presentarsi come radio Londra armata contro i tiranni. Come una sorta di monismo non democratico. Ma l’orizzonte non è lontano. L’allarme rosso “suona”. L’orizzonte è quello dell’agora negata. La piazza vera (passando, se solo questi rimangano, dagli “strumenti di libertà”) aspetta Noi. Non siamo, ancora per fortuna no, spettatori/consumatori appesi ad una scatola chiusa, incapaci di scoprire la Libertà…
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