Il terremoto del Belice del 1968 fu un violento evento sismico, di magnitudo momento 6,4, che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area della Sicilia occidentale, la Valle del Belice, compresa tra la province di Trapani, Agrigento e Palermo.
Le vittime accertate ufficialmente variano: secondo alcune fonti furono complessivamente 231 e i feriti oltre 600, pochi rispetto ai danni perché molti abitanti avevano trascorso la notte all’aperto; secondo altre le vittime furono 296. Altri scrivono addirittura di 370 morti, circa 1000 feriti e 70.000 sfollati circa.
Le scosse si sentirono anche nel nostro paese che subì anche dei danni ad alcune abitazioni e ad edifici pubblici, come la chiesa Matrice, la chiesa del Rosario, dell’Immacolata, chiesa della Pietà e il palazzo comunale, secondo le cronache di allora. In totale furono circa 200 gli edifici interessati, tra pubblici e privati.
Eccovi gli articoli di allora del Giornale di Sicilia firmati dal compianto dottor Emanuele Borsellino
Poesia di Veneziano Broccia Carmelo 15/01/1968 in ricordo della tragedia che colpi gli abitanti della Valle del Belice.
La terra trema tutta all’istanti, mori la genti mezzu li spaventi, li casi tutti in’terra pristamenti, di li paisi nun resta chiù nenti, tutta la genti ca ristaru sinistrati, senza ne casi e nemmenu vistuti, chini di friddu pallidi affamati, ancora nun ci cridinu su stunati,lu guvernu miliardi a stanziatu pi dari aiutu a sti disiderati, di li forzi invernali castigati.Terri di millanni travagliati frutti cultivati li Stati di lu munnu su stunati.Fina li russi mali annintuvati mannaru li chiù forti contributi .