Finisce con l’assoluzione di tutti gli imputati il processo, davanti al Tribunale di Agrigento, sulle presunte irregolarità nell’affidamento della gestione e dei lavori di manutenzione della piscina e del palasport (mai aperti) di Cattolica Eraclea.
Le accuse ipotizzate dalla Procura della Repubblica di Agrigento erano di falso ideologico, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio e peculato. Dopo sette anni di processo il pm nella requisitoria aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati.
Assolti con formula piena perché il fatto non sussiste il consigliere comunale Giuseppe Giuffrida e il dirigente dell’Utc Calogero Ballarò, entrambi – difesi dagli avvocati Giovanni D’Azzo ed Enrico Quattrocchi – avevano rinunciato alla prescrizione chiedendo un giudizio nel merito. Tutti assolti, a vario titolo, perché il fatto non sussiste e per intervenuta prescrizione gli altri imputati oltre all’ex sindaco Nino Aquilino; l’ex presidente del consiglio Salvatore Spataro, oltre a tecnici e imprenditori. Si tratta di Angelo Sciascia, Antonino Giuffrida, tutti di Cattolica Eraclea, Calogero Romeo, di Casteltermini, Giorgio Bongiorno, di Caltanissetta, Salvatore Giacchetti, di Roma, Nunzio Genova, Gemma Lauricella, Giuseppe Anastasio, Grazia Di Maio e Antonino Di Maio, di Palermo, Carmelo Donzelli di Patti, Beniamino Gioiello Zappia, di Taranto, Emanuele Augello, di Favara, Maria Di Dolce, Salvatore Panepinto e Calogero Tomasino di San Giovanni Gemini.
Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Quattrocchi, D’Azzo, Gaziano, Scozzari, Arnone, Accardo, Virgone, Cammarata, Spataro, Piazza, Spadafora, Sinatra, Spirio e Bellanca.
Messaggio mi permetto di fare presente che sono il codifensore del dr salvatore giacchetti avv girolamo rubino
Se non ci sono colpevoli, ora apritela sta Santa piscina!!!