Perdonaci Vincenzo!

PERDONACI VINCENZO!

di Domenico Oliveri

Si è celebrato in questi giorni la XXI edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno. Una ricorrenza sostenuta dalla comunità Libera e che intende ricordare le vittime della mafia. Per l’occasione vogliamo ricordare il giovane cattolicese Vincenzo Mulè.

Vincenzo fu ucciso a soli quindici anni nella “strage del Platani” ordinata personalmente da Totò Riina nella seconda guerra di mafia scoppiata nel 1981.

L’agguato avvenne lungo il fiume Platani, in territorio di Cianciana. Le vittime, che si trovavano su un trattore quando il commando di fuoco giunto da Corleone entrò in azione , furono Liborio Terrasi, 47 anni, e Domenico Francavilla, 32 anni, di Cattolica Eraclea, Mariano Virone 47 anni, di Raffadali e il giovane cattolicese Vincenzo Mulé. Obiettivo predestinato dei killer arrivati da Corleone su ordine di Riina – Salvatore Madonia e Giovanni Brusca, come rivelò poi lo stesso pentito – era Liborio Terrasi. Una carneficina definita all’epoca dai giornali la “strage del Platani”.

Lui, Vincenzo, è stato sicuramente una vittima innocente, lui con i suoi 15 anni ucciso perchè poteva diventare testimone scomodo di una faida mafiosa. Ti chiediamo perdono Vincenzo se in questi anni (35) nessuno nel tuo paese natìo ha mai pensato di ricordarti. Non ci ha mai pensato la scuola, tantomeno la chiesa, dedicandoti magari un’iniziativa di sensibilizzazione. Niente. Tu purtroppo eri un pastorello andato a lavorare molto presto per aiutare la tua famiglia in difficoltà. Tu che hai spezzato la tua gioventù non conoscendo la spensieratezza della tua età. Il tuo impegno e la tua serietà si dirigevano verso il lavoro.

Perdonaci Vincenzo se nessuna amministrazione comunale in questi anni ha mai pensato di intitolarti una via o altro. Una stele, una targa in tuo ricordo. Niente. Solo il tuo nome inciso insieme a tanti altri all’interno della cosiddetta “Villetta antimafia”. Purtroppo non eri figlio di persone alte locate, non eri figlio di un politico. Eri solo un semplice pastorello.

Perdonaci Vincenzo se noi gente comune non ha mai pensato che sofferenza avessero patito i tuoi familiari nell’apprendere la notizia, il dramma di una madre e di un padre nel sapere che il proprio figlio di soli 15 anni è stato ucciso così barbaramente, per colpe dei grandi. Come abbiamo fatto a scordarci di te? Perdonaci se puoi Vincenzo! L’avevo promesso a tuo fratello Pasquale di scrivere qualcosa per te, ma adesso anche lui e lì con te, scomparso prematuramente. Lui di sicuro non ti aveva mai dimenticato. Riposate in pace!

Due anni fa a Vincenzo è stato dedicato il presidio territoriale di Libera, l’associazione guidata da don Luigi Ciotti, inaugurato a Raffadali, che promuove iniziative per la legalità e per l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla mafia.

Ci hanno pensato a Raffadali a rendere omaggio a questo giovane ragazzo figlio di Cattolica Eraclea dimenticato dalla sua gente.
Non è mai troppo tardi, per questo invitiamo scuola e comune ad intraprendere iniziative nel ricordo di Vincenzo Mulè nato il 23 luglio del 1965 e assassinato all’età di soli quindici il 9 febbraio 1981
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