Ricordo te e come fosti schietta
e il primo bacio in piazza der poeta,
con quel rosso tramonto e quell’arietta
che ci intrigava, trasteverina e lieta.
Perdonami se poi non ho volato,
il vento non mi alzava e son caduto
nei giorni del silenzio tu m’hai amato,
io, ti ho donato quello che ho potuto.
A te bastava un attimo, rubato!
niente più del tuo amore fu sincero
entrammo di traverso dentro al fato
col cuore incatenato e prigioniero.
Vola nel cielo quel momento bello
i giorni accesi ormai si sono spenti,
ti canto e si sta alzando il venticello
e spero che lo ascolti, se ti senti:
(A.G. 1974)
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