Lettera aperta al sindaco e al consigliere Giuffrida

riceviamo e pubblichiamo (Comitato cittadino “La Cattolica Eraclea che vogliamo”)

Abbiamo letto con attenzione l’arringa difensiva e motivata del Consigliere GIUFFRIDA, le sue convinzioni, nonostante i dati e leggi citate non risolvono i nostri dubbi cosi come quelli di altri nostri cittadini.

La sicurezza del Giuffrida, strenue difensore del dirigente dell’ufficio tecnico, cosi come dell’amministrazione AQUILINO, non elimina i dubbi sulla gestione amministrativa di questi due periodi.
Per questo INVITIAMO IL SINDACO (e nel caso non lo facesse, lo faccia lo stesso Consigliere GIUFFRIDA, paladino di legalità e trasparenza) a prendere tutte le delibere di incarichi sindacali che vanno dall’anno 2002 fino al 2007, COMPRESE LE REVOCHE E LE REVOCHE DELLE REVOCHE (SCUSATE IL GIOCO DELLE PAROLE) perché nel 2007, n. 3 delibere erano state revocate a inizio anno e riapprovate 10 giorni prima della fine del mandato del Sindaco AQUILINO. Queste delibere debbono essere integrate delle delibere di istituzione dei fondi di rotazione ivi compresa quella della non approvazione dello stesso fondo. Tutti i dibattiti consiliari in merito a quel periodo debbono essere atti presenti e prodotti. Importantissimo è la sentenza del processo inerente anche alla questione incarichi, in quanto dalla motivazione si evincerebbe che quella sentenza è precedente a quanto sta accadendo oggi, cosi come il ‘’LODO ARBITRALE’’
Quindi la legittimità della sentenza del Tribunale di Agrigento con sentenza passata in giudicato è inerente ad un processo del passato, dove i fatti ultimi sono in maniera fin troppo evidente successivi alla SENTENZA. Le libere deduzioni e supposizioni del Giuffrida non trovano conforto tra quanto asserito e quello che sono gli atti deliberativi. Quali ad esempio ‘’ non necessitava nessuna procedura pubblica ne bando di gara perché l’incarico fosse conferito, in quanto trattatasi di progetto con parcella al di sotto di 100.000 mila euro la cui competenza a conferirlo era del Sindaco ”, non parla mai di copertura finanziaria, ne dei contenuti delle delibere, ne delle responsabilità del Sindaco in termini diretti e patrimoniali. Ecco perché necessita una vera è propria verifica giuridica, solo cosi si può chiudere in maniera definitiva la vicenda e sollevando ogni dubbio su posizioni strumentali, tendenziose e di parte.

Caro SINDACO, caro Consigliere questa situazione, non può essere chiusa con due sole lettere e ‘’ un silenzio con i cittadini’’, una questione di grande rilevanza giuridico- amministrativa con conseguente economiche sul Paese.
Aggiungiamo che vogliamo che in questo contesto venga inserita la delibera ENEL SOLE, sia quella della rimodulazione della convenzione, che quella del pagamento dei debiti transattati di euro 574.000 euro.
Chiediamo che le due delibere emesse direttamente dal dirigente dell’ufficio tecnico e cioè quella di 18.000 euro a favore dell’arch. Giuffrida, e quella di 574.000 euro vengano trasmesse alla corte dei conti con tutti gli allegati necessari per un esame approfondito della questione.
Per quanto riguarda tutte le altre delibere sopra citate vengano mandate alla PROCURA DELLA REPUBBLICA per definire una volta per tutte l’intera vicenda degli incarichi, fermo restando l’invito al sindaco di costituirsi in solido avverso il SINDACO che ha emesso le delibere senza copertura finanziaria.
Il nostro invito è nell’esclusivo interesse della nostra comunità e di tutti coloro che vogliono ‘’legalità, trasparenza e giustizia’’
Il solito silenzio comporterà da parte nostra una posizione diversa, senza più tentativi di riportarvi ad un confronto con noi e con i cittadini, la nostra posizione subirà un cambiamento radicale perché ‘’NOI NON CI STIAMO’’ al vostro gioco che porta degrado economico-sociale e povertà al cittadino.

FIRMATO IL COMITATO CITTADINO
‘’ LA CATTOLICA ERACLEA CHE VOGLIAMO’’

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