Le calcare di gesso

dal sito del comune

Le calcare di gesso che si trovano in località zona Balilla e alle falde del Monte San Calogero sono delle antiche costruzioni di forma circolare, dove all’interno veniva sistemata la roccia gessosa estratta dalle cave attraverso l’uso delle mine.
Dopo un processo di combustione, con paglia e legna, si otteneva il gesso che serviva per le costruzioni di quel periodo.
Altre due risorse minerarie, che ormai appartengono all’archeologia industriale sono le miniere di zolfo e di salgemma.

La miniera di zolfo esistette nei pressi del Colle Rotondo e l’attività di estrazione dello zolfo venne utilizzata sino alla fine del 1860, dove a causa di notevoli infiltrazioni delle acque del fiume Platani rimasero inattive.
Ancora oggi restano visibili le gallerie che permettevano di entrare all’interno del colle per poi giungere nel sottosuolo dove si trovava il minerale.

La miniera di salgemma sita in contrada Salina risale al I° secolo a.C. Il sale estratto era commercializzato sia dai Romani, ed in epoca successiva durante la denominazione musulmana dagli Arabi.
Nel dopoguerra l’attività della miniera è stata gestita a livello industriale, risultando uno dei giacimenti di sale più importanti d’Italia. Il sale estratto veniva esportato in gran parte del mondo.
L’attività mineraria, a causa di un crollo, è stata chiusa nel 1979.

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