(Nella foto un bel piatto di fave fresche del luogo bollite con spicchi d’aglio (in camicia) e cipollotti, condite solo con olio extra vergine d’oliva di Cattolica Eraclea)
Le fave sono ricche di proprietà benefiche per il nostro organismo e per le pelle del viso. Perfette in caso di stipsi hanno anche qualche piccolo effetto collaterale. Scopriamole insieme. Le fave sono dei legumi frutto dei baccelli il cui nome scientifico è Vicia Faba. Sono abbastanza grossi, oblunghi e schiacciati e composti da buccia e seme interno. Si possono gustare interi o sbucciati per un gusto più dolce. Le fave si assumono crude o cotte, ma anche secche. La coltivazione avviene nel nostro paese a primavera e la pianta è annuale e alta circa un metro. Sono legumi di origine antica, infatti venivano usati fin dai romani soprattutto per onorare i morti. I fiori della pianta dei baccelli son insoliti, bianchi con striature nere.
Le fave sono ricche di fibre, acqua (80%) e proteine. Contengono anche carboidrati nell’ordine di 12 grammi ogni 100 di prodotto. Contengono anche molti minerali e vitamine tra cui predomina la vitamina C. Oltre al fosforo, contengono anche molto ferro e quindi risorse utili per la buona circolazione del sangue. Tra i tanti benefici delle fave ricordiamo:

Aiutano il dimagrimento: ricche di proteine e fibre vegetali le fave aiutano a mantenere il peso forma o a perdere peso. Energetiche: le fave contengono molte vitamine del gruppo B (in particolare B1, B2 e B3) e quindi metabolizzano l’energia. Combattono il colesterolo: grazie alle fibre aiutano il sangue a stabilizzare i livelli di colesterolo. Combattono l’anemia: grazie all’apporto di ferro aiutano a contrastare l’anemia. Alleate contro il Parkinson: recenti studi hanno dimostrato che le fave apportano benefici ai malati di questa terribile patologia grazie alla presenza di levodopa. Pelle bella e luminosa: le fave contengono molta vitamina A e questo apporta loro delle proprietà perfette per il benessere della pelle. Fave: usi e consigli Le fave si possono gustare crude o cotte, fresche o secche. Le fave crude fresche devono essere acquistare quando il baccello è fresco cioè ha un colore vivido ed è ‘croccante’ al tatto. Una volta acquistate si possono conservare in frigorifero qualche giorno, ma diventano dure se lasciate troppo, quindi si consiglia di consumarle il prima possibile. Un ottimo antipasto conosciuto ai più è quello con fave e pecorino: tagliare a dadini il formaggio e unirlo alle fave sgusciate. Condire con olio sale e pepe e gustare fresche. Le fave secche invece si possono consumare durante tutto l’arco dell’anno. Vanno tenute in ammollo prima di cucinarle e sono ingrediente perfetto per il tipico piatto pugliese ‘fave e cicoria’. Le fave possono essere usate anche per la bellezza: la buccia interna del baccello ravviva il colorito della pelle e sono molte le nonne che raccontano di averla usata per ravvivare il colore. Con le fave è possibile anche creare una farina, semplicemente tostandole e poi tritandole.
La farina di fave è perfetta per creare maschere e impacchi per i capelli: basta mescolare una piccola quantità di farina di fave con latte tiepido e succo di limone fino ad ottener una composto pastoso. Usare questo composto come maschera rigenerante per il viso per ottenere una pelle luminosa e priva di macchie. Fave: controindicazioni Nonostante si tratti di una verdura ricca di proprietà benefiche, le fave possono portare problemi alle persone allergiche. Inoltre il loro consumo è sconsigliato in tutti quei soggetti che hanno problemi intestinali legati alla diarrea. La buccia delle fave infatti è lassativa e accentuerebbe i sintomi. Non possiamo non ricordare il favismo, una patologia che colpisce prevalentemente i residenti in Sardegna e che interessa i globuli rossi. Dopo aver assunto fave i globuli rossi vengono distrutti. Si tratta di una patologia molto seria che va tenuta costantemente sotto controllo.
Fonte: http://www.viversano.net/alimentazione/mangiare-sano/fave-proprieta/
Leave a Reply