Forse eravamo in vicolo sperduto
e ancora in cerca della via giusta
però il Maestro era un tipo astuto
così lasciammo presto quella angusta,
infatti dopo tanto proseguire
divenne sciolto pur se meno ardito,
non lo riuscivo più a sentire
e orientava il passo col suo dito.
Andavamo ormai per altro piano
ma sempre col fracasso che avviliva
del Vate mio io presi la mano
temendo che altra pena ci assaliva
Un piano ch’era a forma di quadrato
e ai quattro lati spettatori a flotta
avevano per bene organizzato
una furente e sconsolante lotta.
Il pugilato anche lì all’Inferno ?
ci nascondemmo e stettimo a scrutare
curiosi di scoprir se nell’Eterno
c’era purtroppo ancora da lottare.
Ed ebbi un colpo quando da un sacello
con un rumore da vetrata rotta
vidi venire fuor l’amico XXXXX
ch’era partecipante ad una lotta.
La Guida lo capì ch’ero irrequieto,
c’era da diventare mezzo matto
mi consolò, e non mi fè divieto
di avvicinarmi un poco a quell’anfratto,
e iniziò l’incontro di boxismo
però quando è salito sul quadrato
ci apparve tutto pregno d’umorismo
picchiava solo sè come traviato.
Cioè fu incontro fatto da uno solo
contro se stesso nostro conoscente
avrei voluto andarmene anche in volo
ma ero…….. senz’ali non avevo niente.
In Terra si era sempre stravantato
di essere pugilista di talento
per questo allor l’avevan condannato
a boxar se stesso, che tormento !!!
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