La Comèdie, Il Purgatorio, 557-592

Ormai più calmi e più rasserenati
forse si andava per conclusione,
ma fummo come scossi ed abbagliati
per altra non gradevole visione.

Era come un’immagine marina
però con tanto caldo e tanto fuoco,
non come un giorno in spiaggia agrigentina
quando di colpo tutto sembrò un gioco,

stava a pregare, nonostante il nome
finchè potesse uscirne senza scotto
eh no ! XXXXX sotto il solleone
potevi far la festa con il botto.

“Scusa Maestro se non mi commuovo
e se qualcosa devo, la rimetto
da quel momento ebbi un piglio nuovo
mi avanza solo un soldo di bacetto ! ”

” E non me la perdoni per favore !
che si ricordi quella mattinata,
che ne abbia in abbondanza di calore
niente rinfreschi, niente limonata !”

” solo un saluto per educazione
me lo permette oppure andiamo avanti ?”
gli scorsi in viso troppa indecisione
e riprendemmo ad essere viaggianti

“La tua fu mossa poco ponderata ”
mi disse “ma non ti guardasti in giro?
non l’hai proprio per niente corteggiata
tutto in un fiato tutto in un respiro”

” Non ci pensare ora sta espiando,
si tratta di leggère punizioni,
io me lo sto bene ricordando
foste toccati da rapporti buoni ”

Facciamo in fretta a dimenticare,
abbiamo grandi impegni per la testa,
ci aspetta una montagna da scalare
e non, un bel gradito invito a festa

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