La Comédie. Il Paradiso 345-384

Su nel castello che fumava e serio
sigari prelibati di gran marca,
ci parve a prima vista che XXXXXXX
stesse predisponendo la sua barca.

Ogni comodità fu in dotazione,
pure un aereo pronto per volare
che si scorgeva sotto un capannone
quando ci avvicinammo a salutare.

E un campo di calcio e ben tenuto,
per allenarsi e mantener la forma,
ma non come il Balilla non erbuto
ma ben collaudato e tutto a norma.

Non gli mancava niente, ho constatato
si gongolava tra lo studio e spassi,
quando ci riconobbe ci ha abbracciato
prima che per bel canto mi voltassi.

Mi disse:”complimenti caro amico !
forse è il tuo viaggio delle nozze?
qui c’è un sapore magico ed antico
non più films platonici nè cozze !”

“Bravo ! per tua felice scelta
è premio alla tua spensieratezza,
mi raccomando ! stiamo sempre all’erta
mai ammaineremo la fermezza !

“Grazie amico mio per complimento,
te la considero solo una battuta,
non è mia sposa, sii un po più attento,
temo che se ne scocci e mi rifiuta ”

“Tu dici bene, e non mi scoccio affatto,
potrebbe pur finir che sia la moglie,
Colui, a volte pare sia un po matto
e quando vuole impone le sue voglie,

perciò non si sa mai, ma al tuo amico
diciamo che ti accompagno nel viaggio”
il Pagliar annuì restò pudico
era d’intelligenza e di coraggio.

E andammo, proseguimmo la scalata,
e un’altra perla ci addolcì la vista,
senza che fosse stata preannunciata
ci si affacciò dinnanzi enorme pista.

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