Passando da Porta di Ponte, giorni fa, a qualcuno seduto con altri amici al tavolo di un bar ho sentito dire:: ” CU STA ISIS E CU STU ERASMUS NNI STA FINENNU MALA”. Sicuramente le due tragedie avvenute a distanza di poche ore avranno creato confusione nella testa di tante persone. E l’informazione tutta, vi ha messo del suo nel non far capire che si trattava di due diverse sciagure: Le due sigle sono entrambe un acronimo, ma indicano valori, interessi, aspetti culturali ed umani assai diversi tra loro Una è la negazione dell’uomo e della vita, della tolleranza e della pace; l’ERASMUS, oltre ad essere , forse, l’unica cosa buona che L’Europa Unita abbia saputo fare, è, invece, l’espressione massima dell’incontro tra giovani di tutte le nazionalità; di vera pace e solidarietà tra di loro e di ogni forma di scambio culturale e professionale che può significare per tanti dei nostri giovani una grande opportumità per potere attuare i loro progetti lavorativi, per realizzare i loro sogni professionali e per sfruttare al meglio la loro preparazione e la loro capacità.
Ho avuto la fortuna e la gioia di vedere coinvolta in uno dei suoi progetti una delle mie figlie, che era reduce tra l’altro da un periodo di quaranta giorni di Volontariato in Zambia e posso affermare che, grazie anche alla sua caparbietà, ha visto premiare i suoi sacrifici, perfezionando la sua lingua straniera preferita e trovando un lavoro che la sta gratificando: A quei signori seduti al tavolo del bar, e a chi la pensi come loro, diciamo che l’Isis va combattuta, vinta ed annientata, ma che in Catalogna si è trattato di un pauroso incidente stradale dove hanno perso la vita, purtroppo, 19 ragazze partecipanti ad un progetto Erasmus tra cui sette belle studentesse italiane. Siamo molto addolorati, ma stavolta si è trattato di un pauroso incidente stradale !
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