Ieri domenica 5 maggio, presso il centro sociale di via Collegio, è stato inaugurato il Museo delle civiltà scomparse di Cattolica Eraclea.
Ecco il testo dell’invito
Per circa due anni si è effettuata la raccolta di numerosi arnesi antichi utilizzati un tempo in agricoltura e nell’artigianato, donati generosamente da tutta la cittadinanza. L’istituzione del Museo ha lo scopo di concorrere allo sviluppo culturale, economico e sociale della nostra comunità privilegiando il rispetto delle tradizioni, dei costumi e della cultura che caratterizzano il territorio. Questa iniziativa intende contribuire alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale e promuovere una migliore fruizione dei beni culturali, al fine di rilanciare e sviluppare l’economia del paese. il Museo delle civiltà scomparse avrà ad oggetto la storia, la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi di questo territorio dalle origini fino ai giorni nostri. Il materiale, che negli anni verrà acquisito, sarà frutto di donazioni, acquisti, depositi e cessioni in comodato d’uso da parte di soggetti pubblici e privati. Saranno promosse iniziative didattiche ed educative per favorire la diffusione della conoscenza, oltre che la fruizione pubblica dei beni”. La responsabilità del “Museo delle civiltà scomparse” è stata affidata dal Presidente della Biblioteca Comunale a un gruppo di volontari coordinato dal Prof. Baldo Gurreri, e formato dai signori Mangiapane Francesco, Alessandro Cammalleri, Domenico e Alessandro Miliziano“ e dal vice Presidente della Biblioteca Comunale Prof. Lorenzo Gurreri. In qualità di coordinatore responsabile di tale progetto il professor Baldo Gurreri invita la cittadinanza a collaborare e quindi a donare oggetti che possano arricchire il museo. Chiunque vorrà donare qualcosa, come già hanno fatto tanti, può portarla direttamente alla biblioteca comunale o chiamare al 3200737819. Quello che darete resterà per sempre registrato con il nome della vostra famiglia e avrete contribuito a far crescere un bene comune che resterà sempre di tutti”.
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