a cura dei Giovani Democratici di Cattolica Eraclea
La politica che ci piace, che sia da esempio per tutti noi e soprattutto per gli attuali amministratori. Perché
se da un lato hanno rinunciato al 10% dell’indennità di carica, dall’altro in un periodo di crisi come quello
attuale in cui si chiede sempre di più al comune cittadino di stringere la cinghia, la rinuncia del solo 10%
è poca cosa rispetto alla crisi economica che si sta attraversando. Però succede che nel nostro comune, nel
comune di Cattolica Eraclea non tutto va così male. Il vice sindaco Vizzi ha rinunciato per intero alla sua
indennità di carica, pari a euro 494,68 mensili fin dal maggio scorso, ed ora con atto del 16-11-2012 n.112
della G.M., tale indennità è stata destinata ai servizi sociali e assistenziali del comune. Merita sicuramente
un plauso. La stessa giunta municipale, però, nella deliberazione n. 61 del 26-06-2012 ha disposto la
riduzione del 10% dell’indennità spettante al Sindaco e ai restanti assessori. Il Sindaco Termine
percepisce l’indennità di carica; così come gli assessori. Per l’esattezza ogni assessore guadagna al mese
809,47 euro, però se lavoratore dipendente 404,73 euro. A conti fatti gli amministratori in totale ci
costano 2923,08 euro al mese, (assessori € 2023,67 + € 899,41 Sindaco). In considerazione del fatto che il
Sindaco si reca al comune in macchina da Bagheria 3-4 volte alla settimana, è come se rinunciasse a più
del 50% della indennità; pertanto la imputiamo tra i costi di trasporto. In sintesi noi cittadini versiamo
circa 25.000,00 euro/anno agli assessori. In questi primi 6 mesi di amministrazione però non si riesce a
capire in cosa si è contribuito a migliorare la vita di questo povero paese, avendo speso la metà dei €
25.00,00 di indennità. Forse gli assessori sono troppo impegnati ad un eccessivo “late biosas”.
Forse è semplicemente “otium”. Non si sa. Cosa quasi analoga per i consiglieri. Nella seduta consiliare
del 17-06-2012 dichiaravano di rifiutare al gettone di presenza, pari a 15,31 euro/cadauno, un’inezia
rispetto agli 809,47 euro degli assessori, i consiglieri della maggioranza: Aquilino, Francaviglia,
Giuffrida, Vizzi, Salvaggio e della minoranza: Amato, Tortorici, Borsellino, Sciascia e Di Dio. Un
risparmio di 153,10 euro a seduta. Gli altri 4 consiglieri della maggioranza non hanno ancora rinunciato
all’indennità. In caso di rinuncia ci potrebbe essere un ulteriore risparmio di 61,24 euro a seduta. Infine il
presidente del consiglio comunale Augello, percepisce ben € 449,70.
Noi Giovani Democratici avevamo chiesto fin da subito agli amministratori locali di ridurre
l’indennità di carica del 50%. Ecco cosa accadrebbe con la nostra richiesta:
1) Se nell’arco di un anno si effettuano 20 consigli comunali e tutti rinunciano alla indennità di
presenza avremo un risparmio (€15,31 x 14 consiglieri x 20 sedute) di € 4.286,80
2) Indennità di carica Presidente del consiglio (€ 449,70 x 12)/2 risparmio di € 2.698.20
3) Assessori (€ 2023,67 x 12)/2 € 12.142,02 di risparmio.
4) Rinuncia indennità di carica del vice sindaco Vizzi (€ 494,68 x 12) risparmio di € 5.936,16
Sommano in totale € 25.063,24 di risparmio per le nostre tasche!!!
Cosa si potrebbe fare con questa somma? È così che si fa fronte alla “crisi”? È cosi che si deve
“ricostruire” Cattolica?
Sia ben chiara una cosa, questa non è demagogia. Siamo ben consapevoli che non tutti possano fare
politica solo per passione o per volontariato. Ma almeno abbiate lo spirito di sacrificio ed adempiere ai
vostri doveri nel rispetto di voi stessi e dei vostri concittadini. Non potete chiedere solo ai cittadini “non
amministratori” di fare ulteriori sacrifici per affrontare la crisi.
Ah, il titolo, “Money for nothing” è una canzone dei Dire Straits. Significa “Soldi sprecati”.
Giovani Democratici di Cattolica Eraclea
La proposta scaturita dai giovani democratici apre la discussione su un argomento importante, con molte componenti al suo interno, mi spiego meglio, che ci sia bisogno di qualche soggetto capace di dare una spinta propulsiva d’innovazione e di progetti concreti, è una esigenza della nostra comunità, ma tutto questo passa attraverso due punti da valutare:
1 l’assessore MILLEFIORI, rappresenta un sogetto, un gruppo individuale o di partito che ha un accordo programmatico all’interno dell’alleanza?
Se è cosi, bisogna tenere conto degli impegni assunti dal Sindaco, a meno che non ci siano situazioni tali, o accordi che consentano la sostituzione IN QUESTO CASO non rappresentativa del consigliere o del gruppo che avevano suggerito quel nominativo.
2 L’altro punto che ritengo molto più importante che è la questione dei costi della politica, mi trova completamente d’accordo la proposta dei giovani democratici e vado oltre, estenderla a tutti e consentire attraverso l’impegno e la presenza giornaliera di coloro che non percepiscono le indennità nella sua interezza,( ma con una percentuale da stabilire) la possibilità attraverso i rimborsi spese il recupero di parte dell’indennità decurtata. Ciò per favorire ed incentivare l’impegno e non stare un pò per come si dice con le mani in mano.
Infine c’è una possibilità anch’essa percorribile, sarebbe quella di ridurre gli assessori a 2 e cosi automaticamente si dimezzano o quasi le spese, opzione prevista dalla legge per i comuni con abitanti inferiori a 5000.
N.B. I risparmi su eventuali tagli o sulla rinunzia delle indennità, sono di più rispetto ai calcoli della vostra tabella, ad es. la rinunzia del Vice-sindaco ammonta almeno a 9.600 euro all’anno, perchè il conto va fatto sul lordo e non sul netto, ecc. cosi anche per altri eventuali riduzioni.
In un momento di crisi come questo, la proposta dei giovani democratici va tenuta nella massima considerazione. Gli amministratori devono dare tutti il giusto esempio e volontariamente dimezzare o abolire le loro indennità! Un plauso a chi lo ha già fatto e un incoraggiamento a farlo per tutti gli altri.