Ti sei fermata e ho proseguito solo,
chissà cos’è successo all’improvviso
per non sentirti d’affrontare il volo
e castigare anche il tuo sorriso,
per rimanere ad ascoltare il vento
che a volte è messaggero di tempesta,
e consegnarti con lo sguardo spento
a un’avventura più che ad una festa.
Potrai sfidarmi al gioco dei percorsi,
rimproverarmi ogni strategia,
ma non per i bei fiori che ti colsi
per le rinunce, per la fantasia.
Potrai pensare al viaggio tra le stelle
mirabile, però di sola andata,
oppure a quelle poche cose belle
di quando eri, eri intanto amata.
(A.G.1975)
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