DITE LA VOSTRA. Scrive Giuseppe Spagnolo su TARSU e IMU a livello locale

Il giovane studente universitario cattolicese Giuseppe Spagnolo dice la sua su tasse e crisi economica locale

Cari amici, terminata da qualche settimana l’esilarante campagna elettorale, credo che adesso bisogna rimboccarsi le maniche e mettersi da subito al lavoro per il bene del paese. Il Cga ha fissato al 21 giugno l’udienza per la trattazione del ricorso di revoca per quando concerne la TARSU del 2009. In questo momento gran parte dei cattolicesi si sentono con le spalle al muro, perché con molta probabilità tra qualche mese si troverebbero a pagare l’aumento della Tarsu del 2009 al prezzo di 3,65 euro a metro quadro per ogni abitazione. Secondo il mio personale punto di vista questa rappresenta, per il sindaco e la sua efficiente amministrazione comunale, l’occasione per dimostrare a questa città che si può cambiare in meglio dando maggiore serenità e sicurezza alle famiglie cattolicesi. In un momento di crisi economica come quella che sta investendo il nostro Paese credo che sia imprescindibile che i nostri amministratori prendano, anzitempo, una decisione, qualunque sia il verdetto dell’organo giudiziario in materia. La strada migliore da percorrere sarebbe quella in cui il comune si assume l’onere derivante della somma oggetto del contenzioso prendendo tale cifra (di denaro) dal bilancio comunale del 2012 o magari smaltirli nei bilanci degli anni successivi; oppure trovare, tempestivamente e comunque prima di giorno 21 giugno, altre soluzioni più consone a questo gravoso problema sempre e con lo scopo principale di far bene al cittadino. Anche se le risorse sono scarse è possibile fare molto, partendo dall’eliminazione degli sprechi e utilizzando in modo intelligente quelle che ci sono. Inoltre a breve i cattolicesi si troveranno anche a pagare l’IMU una tassa piatta che ha come base imponibile il bene di prima necessità di tutti gli italiani: LA CASA. Visto e considerato che il carico di tasse è ormai divenuto insopportabile per le famiglie cattolicesi, sarebbe bene che i nostri amministratori facessero uno sforzo per cercare di applicare l’aliquota più bassa prevista dalla legge, proprio per agevolare le prime case e tutelare i risparmi dei meno abbienti. Cosi facendo il sindaco e la sua amministrazione fa intendere che realmente ha a cuore i cittadini e vuole risolvere i contenziosi e alleviare la crisi economica. Sono fermamente convinto che il nostro Sindaco, cosi come tutti gli altri amministratori, ha pienamente capito che uno dei compiti principali di un buon amministratore è quello di dialogare in maniera diretta e costruttiva con la gente, affinché le proposte della popolazione diventino priorità. Un ringraziamento particolare va agli amici di C.E.O per l’opportunità datami.
GIUSEPPE SPAGNOLO

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