dal sito del comune
Il Sindaco ed il Consiglio Comunale per l’anno 2013 hanno assimilato le unità immobiliari posseduti dai cittadini cattolicesi non residenti nel territorio dello Stato Italiano ad abitazione principale con conseguente pagamento dell’IMU allo stesso modo dei cittadini residenti a Cattolica Eraclea.
Era volontà del Sindaco e del Consiglio Comunale applicare tale norma anche per l’anno 2014. Il decreto legge n. 47/2014 convertito con legge n. 80/2014 ha introdotto l’art. 9 bis eliminando per l’anno 2014, la possibilità dei Comuni di assimilare ad abitazione principale le unità immobiliari possedute dai cittadini italiani residenti nel territorio dello Stato Italiano.
Pertanto si avvisano i cittadini residenti all’estero che per l’anno 2014 devono pagare l’IMU per gli immobili posseduti sul territorio comunale applicando l’aliquota stabilita dal Comune per le “SECONDE CASE”, (10,60 per 1000).
Cattolica Eraclea li 11 novembre 2014 IL SINDACO
(Dott. NICOLO’ TERMINE)
Caro Giuseppe,caro Salvatore.Anche io sono del vostro parere.Non si tratta se noi emigrati economicamente possiamo o non possiamo pagare ingiustamente delle tasse,mentre chi abita in Italia non pagano per la prima casa,ma come tutti gli emigrati mi sento tradito dai politici.Se non ci vogliono rispettare e ci trattano come italiani di seconda classe,almeno dovrebbero avere il coragio di dircelo apertamente.Se cosi` fosse,penso che molti emigrati come me,non avranno piu`fiducia in questi politici e perderanno l`orgolio di sentirsi italiani.
Io credo che il sindaco Dott . Termine vuole costringerci a noi residenti all´estero di vendere le case che abbiamo al paese e non venire piu´. Poi vedremo che se ne fara´delle case che sono vuote, perche´cosi´ facendo portera´cattolica a essere un paese disabbitato se non si da´una mossa e faccia qualcosa per la gente rimasta. O il signor sindaco non ha interesse che il paese si sviluppi? Sigor sindaco passi piu´tempo a cattolica per risolvere i problemi delle povera gente, e poi mi riferisco a tutti quelli che fanno politica da anni a cattolica non curate solo i vostri interessi ma aiutate quelli che ne hanno bisogno “i paesani”
Interpreto questa norma comunale, come una necessità temporanea, da rivedere anzi da abrogare e non fare pagare i nostri connazionali per le loro proprietà immobiliari create col frutto di tanti sacrifici e per poter tornare nella terra natia.
L’amministrazione deve rivedere le spese in uscita e non pensare sempre a immettere nel circuito del bilancio nuove tasse per far soldi ed utilizzarli spesso in malo modo.
Confidiamo nel buon senso di chi dirige e anche di chi tira le fila per cambiare percorso e dare possibilità di vivere ai cittadini ed agli immigrati di ritornare sempre a trovarci.