

Marciapiedi impraticabili. Ostacoli di ogni genere. Cattolica Eraclea non ha certo il primato di città vivibile per i diversamente abili. Ma le numerose barriere architettoniche presenti in ogni angolo, via o piazza, sono un problema che riguarda tutti i cittadini e non solo chi è costretto a muoversi su un carrozzina. Anche le mamme con i passeggini o gli anziani, ad esempio, devono combattere ogni giorno con buche o marciapiedi dissestati.
Proviamo a dare una risposta mettendoci nei panni delle persone che vivono personalmente e ogni giorno questi disagi che sono nulla per chi disabile non è, ma tanto e troppo per chi è costretto dalle malattie a muoversi con presidi ortopedici con una sedia a rotelle spinta da un accompagnatore o con una carrozzella a spinta elettrica.
Viene considerato barriera architettonica qualunque elemento che impedisce, limita o rende difficoltoso (se non impossibile) spostamenti, o l’uso di servizi, da parte di persone con limitata capacità motoria o sensoriale.
Un elemento per non essere definito barriera architettonica, deve risultare accessibile e non un ostacolo per alcun individuo, questo per garantire al maggior numero di persone il diritto alla libertà di movimento.
Un primo passo l’ha fatto, e gliene siamo grati, Don Nino Giarraputo che sta predisponendo delle rampe a scivolo nelle chiese cattolicesi rendendole accessibili a chiunque avesse problemi di deambulazione.
Facciamo un mini tour per il paese.
Provate ad entrare in una delle due banche con una carrozzella. Provate ad entrare nella chiesa di Sant’ Antonio abate. Non è da meno la caserma dei Carabinieri di via Oreto. Le scuole sono in regole, tutte dotate di scivoli e ascensori, almeno la sede centrale di contrada Zubbia.
Chi riuscisse ad entrare nell’atrio del comune di sicuro non potrà salire al primo piano perchè manca l’ascensore.
Non ci sono scivoli per l’accesso dei disabili ai piani superiori, ci troviamo di fronte alla violazione della legge 13 del 1989 che stabilisce termini e modalità per garantire l’accesso ai diversamente abili nei vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici.
Manca da tempo un ascensore per i disabili e anche per gli anziani. Quell’ascensore, diciamo noi, di cui è “obbligato” a fornirsi giustamente un privato che voglia aprire un locale con piani sopraelevati.
Secondo il DPR 24/07/96, n.503 “regolamento recante norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” l’art. 4 dice: agli edifici e spazi pubblici esistenti, anche se non soggetti a recupero o riorganizzazione funzionale, devono essere apportati tutti quegli accorgimenti che possono migliorarne la fruibilità’ sulla base delle norme contenute nel presente regolamento; l’art. 11 e’ dedicato alla circolazione e alla sosta dei veicoli al servizio delle persone disabili.
Il ministero dovrebbe intervenire imponendo le regole che si impongono giustamente ai privati.
Don Nino sei Grande!!!
Il problema è uno e uno solo: questa passerella che ha di fatto abbattuto questa barriera architettonica è utile o no?
Credo, anzi ne sono sicuro, che la risposta a questo quesito è sicuramente SI!!!. Per ciò che concerne invece il concetto se è stata deturpata o meno la piazza, credo che bisognerebbe fare un lungo discorso su che cosa si intende per “deturpare” e su chi ora stracciandosi le vesti, come fulminato sulla via di Damasco, abbia contribuito, anche politicamente, alla rovina architettonica e ambientale di questo paese. E mi limito solo a questo…
Caro Don Nino, come disse il sommo Poeta:” non ti curar di lor ma guarda e passa”.
GRAZIE DON NINO….. QUESTI SONO I SEMPLICI RISULTATI DI CHI AGISCE SOLO E SEMPLICEMENTE PER IL
BENE DEGLI ALTRI SENZA CHIEDERE NIENTE IN CAMBIO.
DI PERSONE COME LEI è DIFFICILE TROVARNE.
PRENDIAMO ESEMPIO DA DON NINO.
tutti anno diritto di andare in chiesa anche i disabili senza laiuto di nessuno
Don Nino ha fatto una bella cosa,finalmente qualcuno per la prima volta a Cattolica E.ha pensato al bene del popolo.
Voi che vi sentite i “padroni” di Cattolica, prendete esempio da Don Nino, ha fatto più lui in un anno (o forse meno), che voi in 30 anni (o forse più) di “politica”, sempre se così la si può chiamare. Dite di amare il nostro paese, ma purtroppo solo a parole, e solo nelle campagne elettorali. Mi sento di dire soltanto due cose, una rivolta ai “politici” di Cattolica, VERGOGNA!!!..l’altra di ringraziare Don Nino per tutto l’impegno e l’ amore che sta mettendo per migliorare questo nostro paese da diversi anni alla deriva. GRAZIE DI VERO CUORE!!!
GRANDE PADRE NINO LE PERSONE VIGLIACCHE CI SONO SEMPRE STATE E’ SEMPRE CI SARANNO NON FACCIAMOCI INTIMIDIRE. QUINDI PADRE NI LOTTIAMO PER QUESTO NOSTRO GRANDE CATTOLICA DON NI’ CONTINUA SEMPRE COSI IO SARO ‘ SEMPRE A SUO SUPPORTO
La piazza la deturpano le facce dei malpensati di Cattolica.
Grazie Carissimo Domenico, ma abbattere le barrire alle volte dà fastidio, come ha dato fastidio la passerella del Purgatorio. Qualcuno, che si crede padrone del paese, alle mie spalle, perchè se avesse avuto coraggio sarebbe venuto da me, affacciandosi dal suo balcone vede deturpata la piazza. VERGOGNAAAAAAAAAA, SI VERGOGNI CHI HA CRITICATO ANCHE TECNICI. Hanno pure detto che io faccio di testa mia, si è vero se io avessi fatto di testa loro avremmo fatto cadere altre chiese. Chi ha orecchi per intendere intenda. Grzie CEO e in particolare Domenico. io amo il Mio Paese Cattolica, si lo amo. E se sbaglio corrigetemi. il sIGNORE bENEDICA tutti noi e la nostra cittadina.
Con affetto Don Nino