La cernita del frumento: un’antica arte delle massaie
Le massaie, custodi del sapere agricolo domestico, dedicano tempo e attenzione alla selezione del frumento, essenziale per la produzione di farina di alta qualità. Il processo inizia con la raccolta del grano maturo, seguita dalla battitura per separare i chicchi dalle spighe. È qui che entra in gioco la maestria delle massaie: la cernita. Nella foto a corredo del post, vediamo all’opera la signora Anna Falco, immortalata 50 anni fa dal fotografo Carmelo Randisi, dedita al suo lavoro certosino di selezione.
La cernita del frumento richiede una mano esperta e un occhio attento. Le massaie, armate di setacci e crivelli, passano attraverso i chicchi, eliminando impurità, semi danneggiati o parassitati e spighe vuote. Questo processo laborioso richiede pazienza e dedizione, ma è fondamentale per garantire la qualità del prodotto finale.
Oltre alla pulizia, la cernita del frumento consente alle massaie di selezionare i chicchi migliori, quelli più grandi, uniformi e privi di difetti. Questa attenzione ai dettagli si riflette nella qualità della farina prodotta, che sarà poi utilizzata per preparare pane, pasta e dolci nelle cucine di tutto il mondo.
La cernita del frumento non è solo un compito pratico, ma anche un rituale che collega le massaie alle loro radici culturali e al ciclo della natura. Attraverso questo antico processo, le massaie celebrano la terra e l’arte della coltivazione, preservando al contempo un patrimonio di conoscenze che continua a nutrire comunità e famiglie.
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