Un centro storico a “misura d’uomo”. Di Giovanni Zambito
di Giovanni Zambito
In questi caldi giorni su fb si era aperto un modesto, quasi timido confronto su come risolvere l’annoso problema di particolari aree pubbliche. Catene si o catene no, macchine si o macchine no, contravvenzioni quale deterrente o appelli di sensibilizzazione, tutto questo per chiudere le piazze di Cattolica Eraclea.
Ho detto Piazze: ampi luoghi urbani liberi da case, quasi sempre circondati da edifici di un certo rilievo, ove confluiscono più strade. Noi di questi luoghi ne abbiamo diversi, su due di questi però occorre soffermarsi un po’. Magnifiche, invidiate da tanti comuni del circondario, queste piazze costituiscono ed arricchiscono il centro storico. Luoghi in cui la gente si riunisce per diporto, nelle grandi occasioni o semplicemente per portare i bambini in luoghi “più sicuri” per un po’ d’aria, una passeggiata .
La struttura di questi due gioielli è particolare.
La prima Piazza Umberto I° chiamta “la piccola” fa da vestibolo al palazzo Bonanno ( fine XVIII), dinanzi al quale si estende per tutta la sua lunghezza, da anche il benvenuto a chi si accinge a recarsi al Palazzo Comunale che la domina con la sua pur semplice ma intonata torre dell’orologgio.
Circondata da palazzine basse essa è posizionata in maniera rialzata rispetto alle strade che la costeggiano. Molto bella è l’agorà, il salotto buono di Cattolica Eraclea. L’altra, la grande, Piazza Roma, è un luogo difficile da descrivere, che invita il più distratto e fortuito visitatore ad alzare lo sguardo e graziarsi dello spettacolo che essa offre. Molto più grande della prima ha una caratteristica molto strana e rara! Le strade la secano convergendo al centro, lasciando gli angoli chiusi costituiti dai palazzi che la incorniciano. Alcuni di questi palazzi sono storici, altri rifatti o ristrutturati, un assetto urbanistico magnifico malgrado un palazzone (fine anni cinquanta scorso secolo) ne deturpa la panoramica. La Chiesa del Purgatorio, impreziosisce e completa l’opera strutturale del caratteristico centro paesano. Due gioielli di famiglia, due ricchezze da salvaguardare e gelosamente custodire, mortificate ed offese quotidianamente dal passaggio indiscriminato di qualsiesi tipo di veicolo. Dal posteggio selvaggio in doppia e tripla fila. Dall’inosservanza di una fatiscente segnaletica e dal disordine. Dalla sporcizia e dalle partite di pallone che impediscono un regolare flusso pedonale. Altro ancora si potrebbe citate a demerito! … FINIAMOLA! …
Per favore sig. Sindaco, autorità locali, stabilite una volta per tutte se quelle Piazze (meraviglia del circondario) fiore all’occhiello di noi cattolicesi debbono essere dei campetti di calcio, dei posteggi, dei palchetti da teatro, aree ecologiche o dei pit stop! Siate cortesi nei riguardi della comunità, deliberate facendo osservare poi rigorosamente divieti e permessi! Cosa vi costa! Del resto perchè abbiamo sistemato le telecanere un po’ ovunque? Per controllare eventuali trasgressori?!Tutti i paesi, le città hanno dei luoghi chiamati “Zone pedonali” perchè a Cattolica Eraclea, che ha un centro meraviglioso, non è possibile attuarlo e farlo funzionare ! Sicuri che, con questa nuova amministrazione, ciò si possa realizzare, noi cattolicesi ci felicitiamo anticipatamente poichè andremo a far parte di quei posti che già hanno un centro urbano a “misura d’uomo”.
Insieme a voi!
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