Cattolica, disagi per aziende dopo maxi furto di cavi elettrici: ‘A rischio posti di lavoro’
Sono a rischio anche dei posti di lavoro a causa del furto di due chilometri e mezzo di cavi elettrici dalle contrade Diana e Molinello e nei pressi di Cruci Trazzera. E’ ormai da più di un mese che decine di aziende agricole di Cattolica Eraclea e di Montallegro sono senza energia elettrica.
Attività produttive ferme o costrette ad andare avanti con gruppi elettrogeni a costi notevolmente maggiori in un periodo già di per sé drammatico per via della grave crisi. Ad aggravare la situazione ci si mette il nuovo affare dell’oro rosso, quei cavi di rame che i ladri rivendono a rottamai per 5 euro al chilo, anche se poi per i grossisti il business è ben più grosso. A farne le spese sono soprattutto l’Enel, la Telecom e naturalmente le aziende. “Dal tre maggio scorso siamo senza energia elettrica, andiamo avanti con due gruppi elettrogeni, uno dei quali preso in affitto, ma con costi naturalmente maggiori – dice Salvatore Lauricella dell’Apisicul, industria per la lavorazione del miele, con una struttura operativa di circa 2000 metri quadrati -. Siamo in ritardo nelle consegne senza contare le commesse che perdiamo per i problemi legati alla comunicazione: per esempio di notte non funziona il fax e questo ci sta penalizzando molto. E’ una situazione – aggiunge – che non riusciamo più a sostenere in questo periodo di forte crisi, se l’Enel non provvederà presto saremo costretti a licenziare due lavoratori”.
CATTOLICA ERACLEA. Sono a rischio anche dei posti di lavoro a causa del furto di due chilometri e mezzo di cavi elettrici dalle contrade Diana e Molinello e nei pressi di Cruci Trazzera. E’ ormai da più di un mese che decine di aziende agricole di Cattolica Eraclea e di Montallegro sono senza energia elettrica.
Attività produttive ferme o costrette ad andare avanti con gruppi elettrogeni a costi notevolmente maggiori in un periodo già di per sé drammatico per via della grave crisi. Ad aggravare la situazione ci si mette il nuovo affare dell’oro rosso, quei cavi di rame che i ladri rivendono a rottamai per 5 euro al chilo, anche se poi per i grossisti il business è ben più grosso. A farne le spese sono soprattutto l’Enel, la Telecom e naturalmente le aziende. “Dal tre maggio scorso siamo senza energia elettrica, andiamo avanti con due gruppi elettrogeni, uno dei quali preso in affitto, ma con costi naturalmente maggiori – dice Salvatore Lauricella dell’Apisicul, industria per la lavorazione del miele, con una struttura operativa di circa 2000 metri quadrati -. Siamo in ritardo nelle consegne senza contare le commesse che perdiamo per i problemi legati alla comunicazione: per esempio di notte non funziona il fax e questo ci sta penalizzando molto. E’ una situazione – aggiunge – che non riusciamo più a sostenere in questo periodo di forte crisi, se l’Enel non provvederà presto saremo costretti a licenziare due lavoratori”.
Non indifferente anche il danno subito dall’azienda agricola Cammalleri, su cui insiste il primo impianto fotovoltaico da 100 KW realizzato in territorio di Cattolica. “L’impianto è fermo ormai da più di un mese e non può immettere l’energia prodotta nella rete elettrica perché tutti i contatori dell’Enel nella nostra zona sono fermi – dice Paolo Cammalleri –, se la situazione continua così per la nostra azienda le perdite saranno ingenti perché dobbiamo continuare a pagare un consistente mutuo. L’appello all’Enel è quello di comprendere la gravità della situazione e far di tutto per ripristinare la linea elettrica il più presto possibile”. Problemi seri anche per il frantoio calcestruzzi Sicurella e per la “Piana Floreale” di Giuseppe Bongiorno e Paolo Volpe. Al buio anche la cantina Rizzuto-Guccione. Da tre a sei mesi è il tempo utile per il ripristino, rassicura l’Enel. Tempi davvero lunghi per le aziende. Già affidati i lavori di ripristino della rete elettrica, ma adesso si attende l’arrivo dei cavi di rame perché anche l’Enel, si trova spiazzata, con grosse difficoltà a fronteggiare i continui furti di rame e per il ripristino delle reti spesso si perde molto tempo. Come per esempio nei pressi di Siculiana Marina, dove da oltre due anni al vivaio Maddalena Green attendono il ripristino della rete elettrica dopo il furto di 400 metri di cavi di rame.
Come iniziare, cari operatori dell’APISICUL, O CARO FIGLIOZZO, ci troviamo davanti a uno di quei casi in cui la delinquenza comune commette dei furti, rimanendo impuniti , non è che questa forma di rapina è la prima, ma una delle tante, con questo atto mette si in crisi tutta una zona dove ci sono tante, delle poche, attività produttive del nostro territorio, mettendo in serie difficoltà chi cerca di produrre e portare redditi. Quale sia la strada percorribile per affrontare e risolvere il problema in tempi realmente brevi? Il compito e delle istituzioni e della società ENEL, quando parlo di istituzioni, parlo di un coinvolgimento a largo raggio che inizia dal nostro sindaco e finisce col presidente della Regione, il tutto passando attraverso un sollecito d’intervento verso l’ENEL, anche con impegni di spesa, in anticipo da parte delle varie ISTITUZIONI. Tutto sembrerebbe facile, in realtà lo potrebbe essere, e perchè non è cosi? SEMPLICE LA RISPOSTA: SIAMO NEL PAESE DELL’INEFFICIENZA, dove i problemi non vengono nemmeno attenzionati, ne esaminati, come si possono risolvere se tutto rimane cosi come succede.Mi spiego meglio tutto inizia dal furto, cosi come non si trovano i colpevoli, cosi non si risolve il problema. buon lavoro E SPERIAMO CHE NON SI ARRIVI AI LICENZIAMENTI.
si dice ” Oltre la Beffa il Danno”….o…”Oltre il Danno la Beffa”.????????
non saprei quali dei due anteporre .
oggi incredulamente tra i vari recapiti postali ci siamo trovati con una busta ENEL..pensavo a delle scuse , immaginavo comunicazioni di affidamento lavori per ripristino elettrico….chissà forse un rimborso, niente di tutto questo, cavolo FATTURA ENEL …..comunichiamo che lei nel mese di maggio ha consumato ” TOT ” kwh e quindi entro il 29/06 il suo importo è di “TOT”….”Solve et répete”(paga e poi reclami)semplicemente da paese dei
“BALOCCHI”……..
n. b: è dal 03/maggio che non usufruiamo di servizi Enel…..