Rapina a Cattolica: arrestato un bandito, ora è caccia al complice
Svolta notturna nelle indagini sulla rapina e l’aggressione ai danni di un’anziana a Cattolica Eraclea. Ungiovane rumeno, Viorel Bodorica, 24 anni, ritenuto uno degli autori della rapina, è stato arrestato nella notte dai carabinieri della locale stazione guidati dal maresciallo Liborio Riggi.
Ma non si chiude la caccia all’uomo. Un complice si sarebbe dato alla fuga ed è in queste ricercato dai militari nelle campagne attorno alla villa della pensionata in contrada Sonatore e non solo. L’uomo non dovrebbe essersi allontanato molto. Anche il presunto complice potrebbe avere le ore contate. I militari dell’Arma hanno recuperato la refurtiva in possesso dell’arrestato nascosto nel pressi della villa, si tratterebbe di circa 200 euro in contanti e dei preziosi in oro.
Impegnati nelle indagini e nelle ricerche a Cattolica Eraclea, i carabinieri della locale stazione, i colleghi di Montallegro, Siculiana, Porto Empedocle e del nucleo operativo e radiomobile coordinati comandante della compagnia di Agrigento capitano Giuseppe Asti. In mattinata con molta probabilità nella villa presa di mira dai banditi arriveranno i carabinieri della sezione scientifica per rilevare elementi biologici utili alle indagini.
Secondo la ricostruzione, un malvivente, intorno alle 18, si sarebbe introdotto all’interno della villa della signora Giuseppa Campione, vedova, che vive da sola in contrada Sonatore, alla periferia nord del paese. Pare che l’uomo fosse armato e abbia intimato alla donna di consegnare denaro e oggetti di valore dopo averla schiaffeggiata. La donna, aggredita, ha consegnato i soldi e la collana che aveva al collo. I carabinieri intanto erano nei paraggi perché avvisati di movimenti sospetti. Immediatamente sono così cominciate le ricerche dell’uomo, che probabilmente aveva un complice ad attenderlo per la fuga. Carabinieri a caccia dei malviventi. In paese qualcuno ha sentito degli spari, che in effetti ci sono stati, li hanno sentiti anche i carabinieri. Ma i colpi esplosi erano di bracconieri non identificati dietro la montagna di contrada Sonatore. Setacciate palmo a palmo dagli investigatori le campagne attorno alla villa che è stata letteralmente circondata in tutte le sue vie d’uscita. Poi il primo arresto. Se ne aspetta un altro imminente. In mattinata si sapranno più informazioni.
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