RIBERA. Patto di stabilità: 40 anni di attesa svaniscono in un anno di spese allegre?
Nota stampa sulle ultime dichiarazioni del sindaco riguardo al probabile sforamento del patto di stabilità.
40 anni di attesa svaniscono in un anno di spese allegre?
Le recenti dichiarazioni rilasciate dal Sindaco alla stampa locale sono infatti particolarmente allarmanti. Carmelo Pace ha fatto capire che utilizzerà le somme provenienti dalla vendita degli “ex 51 lotti” per coprire gli ammanchi finanziari, senza dialogare con la gente e sentire il loro parere.
39 anni di attesa per finanziare le “stravaganze” amministrative del Sindaco Pace?
Se davvero le somme ricavate dalla vendita del patrimonio immobiliare dovessero svanire nella voragine finanziaria che si sta delineando, ai nostri attuali amministratori non resterebbe altra scelta che le dimissioni immediate e le scuse alla città.
Lo sforamento del patto di stabilità dimostra una precaria gestione delle politiche di bilancio e certifica il fallimento di questa amministrazione comunale. Meno di un anno e mezzo di allegra gestione delle casse comunali hanno prodotto un disavanzo di 1 milione e 340 mila euro. Sono state sprecate risorse importanti per decine di eventi poco proficui e nella realizzazione di un sistematico gioco clientelare. Tutto ciò sta seriamente compromettendo il futuro della città.
Il Sindaco Pace minimizza la vicenda facendo sapere che anche altri comuni sono nella stessa situazione ed evoca il nome di Bossi quale responsabile delle scelte governative sul patto di stabilità.
In realtà solo 46 comuni ed una provincia, in tutta Italia, hanno sforato il patto di stabilità nel 2010.
Ci avviamo quindi ad essere iscritti nell’elenco del 2% di Comuni malamente amministrati che non hanno rispettato gli impegni finanziari previsti dalla legge.
E poi consigliamo al Sindaco Pace di lasciar perdere Bossi e chiedere informazioni all’On.le Ruvolo per quanto riguarda la normativa sul patto di stabilità. Il deputato “responsabile” ha infatti espresso voto favorevole alla conversione in legge del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98. Cioè la norma che istituisce i tagli ai trasferimenti statali e inasprisce i vincoli ai comuni.
Le ultime elezioni amministrative ci hanno consegnato un consiglio comunale senza opposizione e in gran parte composto da “consenzienti” amici di partito, al quale si aggiunge uno strano silenzio delle forze politiche che dovrebbero aspirare al governo della città. Troppi silenzi!! E’ arrivato il momento che i cittadini facciano valere i propri diritti e le proprie prerogative, attraverso un costante controllo democratico della classe politica, che scongiuri situazioni imbarazzanti e fortemente lesive, come quelle che stiamo vivendo in questo momento.”
Consiglio Direttivo – Associazione “Sos Democrazia”
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