L’inchiesta Minoa in Parlamento nella relazione della Dia
L’inchiesta antimafia “Minoa”, che riguarda Cosa nostra agrigentina e in particolare le famiglie di Cattolica Eraclea, Montallegro e Ribera è stata citata dal ministro dell’Interno Roberto Maroni nella relazione annuale della Dia presentata al Parlamento.
Si legge tra l’altro nella relazione del secondo semestre 2009 su mafia e appalti in provincia di Agrigento: “L’indagine Minoa condotta dalla Dia ha rappresentato la capacità di penetrazione dell’organizzazione mafiosa nella pubblica amministrazione e l’esistenza di un sistema di condizionamento illecito delle gare per l’affidamento degli appalti di lavori, nel quale sono risultati coinvolti, oltre ad esponenti mafiosi, anche anche funzionari comunali, imprenditori ed esponenti politici locali”.
La Dia in provincia di Agrigento, guidata dal capitano Antonino Caldarella, ha “continuato ad esperire attenti monitoraggi sul conto delle imprese interessate alla realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici d’interesse nazionale, allo scopo di accettare la presenza di eventuali condizionamenti e infiltrazioni da parte dei sodalizi criminali. Analoghe investigazioni di natura preventiva sono state svolte sul contesto di alcuni lavori pubblici, segnalati dalle autorità provinciali di pubblica sicurezza per il rischio connesso di infiltrazioni mafiose”.
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