Campanile, entro il 29 ottobre dovrebbe essere abbattuto
Secondo quanto stabilito durante la conferenza dei servizi tenutasi giorno 14 ottobre, il campanile della chiesa Madre dovrebbe essere demolito entro il 29 di questo mese
Ecco il testo del verbale pubblicato sul sito del comune
Alla seduta del 14 ottobre 2010, indetta per affrontare la questione relativa alla demolizione del campanile della Chiesa Madre, sono intervenuti:
– il Sindaco del Comune di cattolica Eraclea, Arch. Cosimo Piro;
– per l’UTC, il Dirigente e RUP Arch. Salvatore Di Vincenzo ed il geom Angelo Tortrici;
– l’Ufficio della Direzione dei Lavori, nella persone dell’Arch. Renda Gaetano, dell’Ingegnere Giuseppe Tornabene,, dell’Arch. Giovanni Picciuca, dell’Arch. Violante, quale coordinatore della sicurezza;
– per la Curia Vescovile, Mons. Giuseppe Pontillo e l’Arciprete di Cattolica Eraclea Don Nino Giarraputo;
– per la Protezione Civile, l’arch. Gesua Palumbo, dirigente UOB s601, giusta delega trasmessa via fax;
– per la Soprintendenza dei BB.CC.AA, l’arch. Calogero Gazzitano;
– per l’Ufficio del genio Civile di Agrigento, l’arch. Giovanni Schifano.
L’arch. Gaetano Renda dell’ufficio di D.L. illustra le esigenze di salvaguardia, in economia, del bene monumentale, sottolineando che il progetto di variante è legato al crollo delle strutture lignee del tetto; pertanto, richiamando i precedenti verbali di constatazione, afferma chiaramente che in situazione di emergenza si deve procedere alla realizzazione, in via definitiva, del tetto, poiché vanno realizzate le opere necessarie.
Interviene, quindi, il Sindaco, il quale auspica una maggiore collaborazione tra l’Ufficio di Direzione dei lavori e l’Arcipretura di Cattolica Eraclea, al fine di consentire di conoscere l’iter dei lavori e l’andamento degli stessi.
Richiamata la questione, oggetto di discussione, precisa che il Campanile è parte della storia del nostro paese, pertanto, va salvaguardato, pur riconoscendo che sia una superfetazione. In realtà, nella conferenza di servizi del 14/12/2009, l’Ufficio di D.L. ed il Genio Civile di Agrigento avevano verbalizzato i rischi di crollo, ravvisando la necessità della demolizione del campanile. Invita, pertanto, ad effettuare un accesso sui luoghi onde verificare la reale necessità di demolire la struttura, e valutare eventuali interventi, atti a garantire la pubblica incolumità. Il Sindaco dichiara, inoltre, unitamente al pensiero sociale, che il campanile, previa valutazione complessiva, deve essere salvaguardato.
Si dà atto della lettura del verbale della conferenza di servizi tenuta il 14/12/2009, ove si legge chiaramente dei rischi di crollo.
L’arch. Palumbo, in rappresentanza della Protezione Civile, prende atto delle indagini effettuate.
L’Ing. Tornabene, dell’Ufficio della D.L., dichiara che il campanile ha una struttura mista, in parte in muratura ed in parte in cemento armato, la cui base poggia sulla facciata monumentale; esso è sorretto da una trave in c.a. disposta a 45°, che in caso di eventi sismici arrecherebbe danni all’intera opera, oltreché alla pubblica incolumità. Precisa, inoltre, che dalle analisi e dalle simulazioni di calcolo eseguite in conformità alla vigente normativa, il campanile risulta particolarmente vulnerabile ad un sisma di bassa intensità; il campanile, dunque, è vulnerabile non solo alle azioni sismiche ma anche alle azioni orizzontali.
L’Arch. Schifano, in rappresentanza del Genio Civile di Agrigento, si riporta a quanto affermato nel verbale redatto in sede di conferenza di servizi dell’08/01/2010.
Interviene l’Arch. Picciuca, collaboratore della D.L., il quale precisa che la composizione strutturale della Chiesa è tale da incidere sulla stabilità del campanile .
L’Arch. Di Vincenzo, n.q. di RUP, afferma che ha già assunto la responsabilità in merito agli interventi dettati da eventi imprevisti e imprevedibili; è stata approvata una perizia di variante, per cui , in difetto di soluzioni, occorre una nuova variante che necessita di approvazione; ritiene che a fronte di ragioni di carattere tecnico, vanno esclusi motivi di opportunità.
Indi, si dà lettura dei verbali di constatazione del 14/12/2009 e dell’08/01/2010, redatti presso l’UTC di Cattolica Eraclea, che si allegano al presente per farne parte integrante e sostanziale.
Mons. Pontillo per la Curia vescovile, non si oppone alla demolizione del campanile, viste le relazioni tecniche e le indagini effettuate.
L’Arch. Renda dichiara che con le disponibilità finanziarie presenti, si procederà alla realizzazione del tetto di copertura del coro, del transetto nord, della copertura della navata centrale ed alla demolizione del campanile, tenuto conto del rapporto tra i costi ed il valore intrinseco dello stesso; afferma, inoltre, che le opere murarie sono state realizzate nella misura del 98%, mentre la copertura della navata è oggetto di perizia di variante.
Dichiara che l’ultimazione dei lavori è prevista per la fine di aprile 2011 e comunque entro i termini contrattuali.
Il Sindaco invita nuovamente ad effettuare un sopralluogo e ripropone la questione del campanile.
Infine, l’Ufficio della Direzione dei Lavori conclude chiaramente che il campanile deve essere demolito, in mancanza di risorse sufficienti per la conservazione.
La curia rappresentata da Mons Pontillo e dall’Arciprete Don Nino Giarraputo, in merito alla questione oggetto di dibattito, attesi i problemi per la pubblica incolumità a causa dei rischi di crolli, prendono atto della necessità di provvedere alla demolizione.
La Protezione Civile invita la Pubblica Amministrazione ad adottare i provvedimenti di messa in sicurezza attraverso la transennatura dell’area che circonda il campanile.
Il Sindaco dà immediate disposizioni di provvedere alla transennatura dell’area, al fine di tutelare la pubblica incolumità; dispone, così, che vengano effettuate le necessarie verifiche per la sicurezza del cantiere.
Il RUP, concordemente a quanto ordinato dal Sindaco, dispone che l’Ufficio di Direzione dei Lavori ed il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione provvedano ad inibire l’accesso dell’area necessaria per garantire la pubblica incolumità, nonché a redigere gli atti propedeutici.
In conclusione, in merito all’oggetto della riunione, tutti i presenti concordano sulla necessità di provvedere all’immediata, e comunque non oltre 15 giorni dalla data odierna, demolizione del campanile , ai fini della salvaguardia della pubblica incolumità, sciogliendo la riserva della sospensione intimata con lettera del 05/10/2010, prot. ,. 16094.
Il Sindaco dispone, comunque, l’immediata trasmissione degli atti alla Soprintendenza dei BB.CC.AA. per gli atti di competenza.
Firmato
– Arch. Gaetano Renda (progettista e D.L. incaricato da Arciprete pro tempore don Nazzareno Ciotta e Curia Vescovile);
– Ing. Giuseppe Tornabene (progettista e D.L. incaricato da Arciprete pro tempore don Nazzareno Ciotta e Curia Vescovile);
– Arch. Lorenzo Violante (progettista e Coordinatore Sicurezza incaricato da Arciprete pro tempore don Nazzareno Ciotta e Curia Vescovile);
– Arch. Picciuca Giovanni ( collaboratore D.L.);
– Don Giuseppe Pontillo (Direttore Beni Culturali e Arte Sacra , Tecnica e Edilizia di Culto della Curia Vescovile di Agrigento);
– Don Nino Giarraputo ( Arciprete di Cattolica Eraclea);
– Arch. Gesua Palumbo – Dipartimento della Protezione Civile di Agrigento;
– Arch. Giovanni Schifano – Ufficio del Genio Civile di Agrigento;
– Arch. Calogero Gazzitano – Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento;
– Arch. Salvatore Di Vincenzo – Dirigente U.T.C. Comune Cattolica Eraclea;
– Geom. Tortorici Angelo – Ufficio Tecnico Comune di Cattolica Eraclea;
– Arch. Cosimo Piro – Sindaco Comune di Cattolica Eraclea
Cari Compaesani. Provo con questo scritto a stimolare la discussione, contando che ognuno di voi esprima la propria opinione via e mail, su cattolicaeracleaCEO, così che tutti la possano leggere e poi “forse” insieme troveremo la sintesi… e il modo di agire.
In questi ultimi mesi, ho assistito a delle discussioni e diattribe tra noi compaesani. Certamente la Nostra Chiesa Madre non deve essere un modo per odiarci tra di noi. Senza ombra di dubbio, noi abbiamo tanti ricordi e tante cose che ci uniscono in questa Chiesa: chi si è sposato, chi si è battezzato, chi si è formato, chi è credente e c’è anche a chi piace questa bella opera d’arte. Tutti penso abbiamo qualche cosa che ci unisce a questa Chiesa.
Ho sentito anche che si vuole abbattere il campanile e vi confesso che a me dispiace.
L’atro giorno ho letto sul Giornale di Sicilia un articolo del nostro compaesano, Ing. Calogero Vaccaro il quale è convinto che tutto si può rimediare e quindi reastaurare e ho letto anche che dava la sua disponibilità gratuita da tecnico, alla ristrutturazione della nostra Chiesa Madre all’Arciprete, Padre Nino Giarraputo. Perchè quindi non dovremo dargli la possibilità di farlo? A chi fosse d’accordo con me, io proporrei di mettere come foto del proprio profilo, la foto della nostra Chiesa Madre e poi sensibilizzare gli organi preposti, dando la propria opinione sulla nostra Chiesa e scrivendo: IO SONO CONTRO L’ABBATTIMENTO DELLA CHIESA MADRE E DI OGNI SUA PARTE. Poi scrivete ciò sulla bacheca di cattolicaeracleaCEO. Vi prego, non facciamogli fare la fine della Chiesa dell’Immacolata. Ricordo che molte chiese terremotate dell’Umbria e dell’Abbruzzo, sono state restaurate….riaperte al Culto e quelle erano terremotate. La nostra non lo è stata mai, quindi non capisco per quale motivo non potrebbe essere restaurata. Un caro saluto a Voi tutti e Vi abbraccio sinceramente, Claudio Marzullo.
bhoo!!!!!!!
Sono d’accordo con Vito, non ci sono parole per quello che sta accadendo al nostro paese…………….. sta andando tutto a rotoli 🙁 E’ veramente assurdo!Non è possibile che non si possa fare + niente per la nostra chiesa Madre. Mi piange il cuore 😥 .Quello che è successo dovrebbe darci una lezione. Il nostro paese ha tante ricchezze e tanti tesori che dovremmo rivalutare e salvaguardare……….., ma si dovrebbe innanzitutto dare la precedenza alle tante strade da rifare, l’impianto d’illuminazione cittadina, i marciapiedi!!!!!!!!! e tant’altro ancora…… 😡 ..Capisco che le spese sono tante e l’amministrazione comunale è sempre….sempre………sempre……..sempre in deficit(chissà quando si risolveranno questi benedetti problemi economici!!!), non ne so molto di politica e di amministrazione, mi chiedo non esistono dei sostegni o finanziamenti per questo tipo di lavori da parte della provincia o della regione?scusate la mia ignoranza!!!ma come fanno gli altri comuni a intrapendere lavori di un certo spessore economico per il recupero e ristrutturazione di edifici o di altro genere.
Capisco la rabbia di tutti i cattolicesi, mi unisco a voi, ma non condivido le parole del sig. Giovanni Augello:N.B. Se avverrà farò a mie spese una lapide con i vostri nomi per ricordare ai posteri della distruzione.; in fondo è anche colpa di tutti noi cittadini e del nostro “menefreghismo”
Ciao a tutti i paesani
🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥 😥
Cari CITTADINI ancora siamo in tempo a salvare il nostro simbolo, la nostra storia, il CAMPANILE.
Ribelliamoci con forza, con tenacia, con fervore.
Voi firmatari di questa relazione tecnici, amministratori e non, sarete i veri responsabili dell’abbattimento.
Non è possibile non trovare una soluzione affinchè non avvenga la demolizione. Vi porterete a vita e anche nell’aldilà sulla coscienza.
N.B. Se avverrà farò a mie spese una lapide con i vostri nomi per ricordare ai posteri della distruzione.
Ricordo che è ancora in corso presso la farmacia Argento la raccolta firme.
Giovanni Augello
🙁