Montallegro, un popolo commosso ai funerali di Gianna De Rossi
Grande partecipazione di popolo al funerale della pensionata romana barbaramente uccisa il giorno dell’Immacolata all’interno della sua abitazione in pieno centro cittadino.
Davvero molte le persone, almeno 500, che hanno voluto onorare il feretro con la salma di Giovanna De Rossi, l’ex maestra 68enne di Roma, stringendosi attorno ai familiari della donna giunti dalla Capitale. Il sindaco ha indetto il lutto cittadino, in paese bandiere a mezz’asta e chiuse le saracinesche di bar ed esercizi commerciali. Gremita la chiesa di Maria SS Immacolata.
“I montallegresi sono tutti presenti come un’unica famiglia – ha detto nell’omelia don Angelo Gambino – per dare l’ultimo saluto alla signora Giovanna in questa fase di transizione dalla vita alla morte. Ma il sacrificio della donna sia da insegnamento per la nostra comunità: non devono essere i soldi, i gioielli, gli appartamenti a interessare gli uomini ma l’amore per il prossimo e per il proprio paese. Chi sa parli senza paura”, ha aggiunto il prete.
A dare voce all’indignazione dei montallegresi il sindaco Giuseppe Manzone a margine della cerimonia funebre in chiesa. Visibilmente commosso e addolorato il primo cittadino: “Chiediamo giustizia per il delitto di una nostra concittadina. Dal giorno dell’uccisione della signora Giovanna De Rossi, una donna perbene che aveva deciso di diventare cittadina montallegrese, questo paese non è più lo stesso, cambierà il modo di vivere perchè con violenza è calata la paura, in paese non era mai successa una cosa del genere. Eravamo convinti – ha aggiunto il sindaco – di vivere in un paese tranquillo, sereno, allegro, ma adesso in tanti non la pensano più così. Se qualcuno ha visto o sentito qualcosa parli. Solo collaborando alle indagini si potrà fare piena luce sull’accaduto e solo così potremo essere veramente solidali nei confronti di una signora distinta che era venuta nel nostro paese per trovare calma e serenità che ha trovato invece una morte orribile”.
Le indagini vanno avanti nel più massimo riserbo mentre varie persone continuano ad essere interrogate. Quella della rapina sfociata in tragedia resta l’ipotesi più convincente, gli investigatori stanno cercando di rispondere a una sfilza di interrogativi. Chi sapeva del tesoro nascosto della donna, di quel sacchetto contenente gioielli dal valore di oltre dieci mila euro? A chi la donna avrebbe potuto aprire la porta visto che non sono stati trovati segni di scasso? Forse a un amico o a qualcuno di cui si fidava, ci sarà traccia nei tabulati telefonici o nel pc passati al setaccio dai carabinieri? E perché la donna è stata trovata denudata? Ancora presto per dare un seguito investigativo ai rilievi effettuati dai Ris di Messina, ma è dalle tracce di sangue e dalle impronte trovate a casa della donna che potrebbe arrivare una svolta nelle indagini sull’efferato delitto di Montallegro. (cagi)
Da: Giornale di Sicilia
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