Capodanno: in aumento chi lo passa a casa
Indagine Adoc sui costi dell’ultimo dell’anno. A San Silvestro, secondo le indagini dell’Associazione, aumentano i consumatori che passeranno il Capodanno negli agriturismi e a casa propria. In calo veglioni e cene fuori, i cui costi sono cresciuti in media del 4%.
“I rincari dei costi dei veglioni, +4,1%, e dei cenoni nei ristoranti, +3,8%, spingono i consumatori a rifugiarsi dentro casa o a preferire gli agriturismi, le cui presenze quest’anno cresceranno del 2% – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – favoriti dal fatto che il costo, quest’anno di 130 euro a persona, è distribuito su tre giorni, e allo stesso tempo è un mini viaggio. Cresce anche il numero di quanti passeranno il Capodanno a casa (+3%), per un totale del 37%, economicamente più abbordabile del ristorante, dato che si spenderanno in media 158 euro per una tavolata di 8 persone. Praticamente 20 euro per persona, contro i 109 euro medi di spesa in un locale.”
In occasione della fine dell’anno si ripresenta il problema dei botti e dei rischi che comporta un uso improprio, soprattutto da parte dei bambini
L’Adoc ha quindi stilato un decalogo sul corretto uso dei fuochi, per evitare rischi:
1. Usare sempre e solo prodotti legali, l’etichetta deve riportare il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio; il nome del prodotto; la ditta produttrice, la categoria e le modalità d’uso che devono essere seguite attentamente. Se questo talloncino non c’è sono da considerarsi fuochi proibiti. Comprando fuochi d’artificio ‘certificati’, si ha la garanzia che si tratta di prodotti che “non possono accendersi accidentalmente per frizione o sfregamento”, “la quantità di esplosivo è conforme ai parametri previsti per quel tipo di prodotto”, “l’effetto pirotecnico è ritardato di alcuni secondo dall’accensione”, “l’effetto pirotecnico e le eventuali fiamme si devono auto estinguere”, “le impugnature abbiano una lunghezza tale da impedire le scottature”,
2. acquistare quindi giochi pirotecnici esclusivamente nei negozi autorizzati e mai sulle bancarelle che non abbiano esposta la licenza specifica per trattare questo genere di prodotti,
3. accenderli all’aperto e allontanarsi quando la miccia viene accesa,
4. tenerli lontani dal proprio corpo
5. accendere un fuoco alla volta ed evitare che al momento dell’ accensione ci siano altri fuochi vicini.
6. non indossare mai al momento dell’accensione giacconi o maglioni di pile o fibra sintetica, e nemmeno indumenti acetati come tute sportive.
7. non raccogliere botti abbandonati e dirlo ai bambini di non farlo mai
8. non farli accendere dai bambini, senza una presenza di adulti accanto
9. evitare di acquistare quelli troppo sofisticati, è meglio lasciarli ai fuochisti esperti
10. se un botto non è esploso non avvicinarsi troppo non prenderlo con le mani e immergerlo in un secchio d’acqua
A livello europeo è stata recentemente pubblicata una direttava, la 2007/23/CE, che regola la commercializzazione dei fuochi d’artificio e prevede una nuova classificazione degli stessi. Tale direttiva non è ancora tuttavia stata recepita dall’Italia, e quindi vengono ancora decisamente in aiuto le norme tecniche UNI EN 14035, che stabiliscono i parametri di sicurezza per la progettazione, costruzione, imballaggio primario e prove dei fuochi artificiali.
Tra le vittime degli incidenti causati dai botti ci sono molti ragazzi tra i 10 e i 16 anni, che hanno danni alle mani e agli occhi. E’ necessario, anche a livello familiare, informare i ragazzi sui rischi e sull’uso corretto dei fuochi, per evitare che la disinformazione possa essere ancora una volta una causa degli incidenti.
fonte:adoc.org
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