Montallegro, preoccupazione per l’ampliamento della discarica, Consiglio comunale straordinario
Il Consiglio comunale di Montallegro si riunirà domani (venerdì 20 novembre alle ore 19) in seduta straordinaria per discutere del progetto di ampliamento della discarica di contrada Matarana in attesa di un importante vertice a Palermo.
Il sindaco Giuseppe Manzone, che dovrà esprimere il suo parere alla Conferenza dei servizi che si terrà all’assessorato regionale Territorio e Ambiente nelle prossime settimane, ha chiesto la convocazione del Consiglio aperto al pubblico al presidente Andrea Iatì affinchè i consiglieri possano fornire al primo cittadino un atto di indirizzo politico sulla decisione da prendere.
In paese il problema è molto sentito, la “discarica maledetta” è stata già al centro di proteste, petizioni popolari e dibattiti pubblici sui possibili danni causati all’ambiente e problemi di natura igienico-sanitaria. Varie le iniziative già intraprese contro lo sconfinamento della discarica di Siculiana in pieno territorio di Montallegro. Su proposta del Pd era stato deciso di indire un referendum affinchè venissero sospese le procedure in corso per l’attuazione del progetto rimettendo il parere ai cittadini.
Adesso la preoccupazione tra i montallegresi cresce. Anche perché i prefetti di Catania e Palermo, a causa delle emergenze che si registrano in questi giorni nei loro territori, hanno autorizzato alcuni paesi a conferire anche nella discarica di contrada Matarana. Altri centinaia di camion carichi di rifiuti provenienti da mezza Sicilia sarebbero pronti a dirigersi verso Montallegro. Anche di questo si discuterà al Consiglio comunale, dove si prevede una massiccia partecipazione da parte dei cittadini.
Una ulteriore patata bollente che viene passata di mano in mano. Il sistematico riciclaggio dei rifiuti sembra sempre piu’ essere un saggia e pratica soluzione. Considerata la perenne carenza di lavoro, il potere utilizzare manodopera locale nell’industria del riciclaggio, smistamento e riutilizzo di materie di uso comune e quotidiano potrebbe essere la risposta a problemi tipo inquinamento acustico (mezzi di trasporto rumorosi), atmosferico (gli stessi mezzi che scaricano gas intorno a Montallegro e non solo) e rischio di infiltrazioni di sostanze chimiche (plastica etc.) che col tempo si disciolgono e quindi penetrare le falde acquifere. Per la fine del secolo si prevede una tale abbondanza di rifiuti che saranno necessari…tre pianeti (si tre!) per contenerli. Ma forse tale politica e’ scomoda a chi del clientelismo (raccomandazioni che assicurano un seggio alle prossime elezioni) ha fatto la carta vincente da giocare. Forse che codesti galantuomini non condividono lo stesso pianeta!? Prima o poi (piu’ prima che poi) dobbiamo fare i conti con madre natura che se no, ahnoi, li fara’ lei a noi (vedi gli ultimi disastri ambientali che sembrano precludere all’apocalisse). Del resto gli antichi Romani riciclavano con successo. Qui in Gran Bretagna si sta seguendo con successo l’esempio di tedeschi e scandinavi: meno sprechi, meno consumi… piu’ posti di lavoro. Sempre piu’ verde sembra il colore del futuro. O chi verra’ dopo di noi se la vedra’… nera!!!